Rouen, chi era padre Jacques Hamel. Ucciso sull’altare come Santoro

26 Lug 2016 17:32 - di Romana Fabiani

Sgozzare un anziano parroco mentre dice messa nella Chiesa di un piccolo paese della Normandia, a pochi chilometri da Rouen. «È stato un  attacco per scioccare, hanno voluto colpire un luogo con una risonanza molto forte, di grande valore simbolico – è il primo commento del giovane parroco di Saint Etienne du Rouvray  dopo la tragedia che ha colpito Rouen e tutta la Francia – c’è una corsa al rialzo, con atti sempre più sconvolgenti. Attaccare un prete mentre dice messa non ha senso, non c’è motivo».

Rouen, chi era padre Hamel

Ma chi era l’anziano parroco sgozzato dai due “soldati” dell’Isis che hanno fatto irruzione nella Chiesa prendendo in ostaggio 2 suore (di cui una gravissima) e due fedeli? Era un uomo buono, di grande carisma con 50 anni di sacerdozio alle spalle.: viene descritto così padre Jacques Hamel, 86 anni, parroco della chiesa francese dove si è consumata la tragedia. Padre Hamel era nato nel 1930 a Darnétal nel dipartimento della Senna Marittima, in Normandia. Era stato ordinato sacerdote nel 1958 e nel 2008 aveva celebrato il suo giubileo d’oro. Era prete ausiliario nella parrocchia di Saint-Etienne-du-Rouvray. «Un prete coraggioso per la sua età. I sacerdoti hanno il diritto di andare in pensione all’età di 75 anni ma lui si sentiva ancora forte. “Non ci sono abbastanza preti” diceva e quando poteva serviva ancora messa», ha ricordato padre Auguste Moanda-Phuati. Il suo destino ricorda quello di padre Andrea Santoro, il sacerdote missionario italiano (era nato a Priverno, in provincia di Latina), che svolgeva il suo ministero in Turchia, ucciso alle spalle a Trabzon (l’antica Trebisonda in  Turchia) domenica 5 febbraio 2006,mentre pregava inginocchiato nella chiesa di Santca Maria. Non è la prima volta che in Francia le Chiese finiscono nel mirino dei fondamentalisti islamici. Ad aprile 2015 era stato sventato un attacco a una chiesa di Villejuif, sobborgo a sud di Parigi. A organizzarlo era stato il 25enne algerino Sid Ahmed Ghlam, poi arrestato per l’omicidio di un’insegnante di fitness.

L’ultimo messaggio ai fedeli

«Le vacanze sono un momento per prendere distanza dalle nostre attività abituali. Si tratta di un momento di relax, ma anche di guarigione, di incontri, di condivisione, di convivialità,» scriveva a giugno padre Jacques Hamel in una lettera pubblicata sul blog della parrocchia in cui invitava i suoi concittadini a godere del tempo delle vacanze estive per «incontrare parenti e amici, per sperimentare qualcosa insieme». «Un tempo per essere rispettosi degli altri, chiunque essi siano», scriveva quasi una profezia del suo destino a poche settimane dalla sua morte, «pregate per coloro che sono più bisognosi, per la pace, per vivere meglio insieme. Lasciate che le vacanze ci permettano di fare rifornimento di gioia, di  amicizia e di relax».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *