Rai, Rampelli all’attacco: Dall’Orto si dimetta o si tagli lo stipendio stellare

30 Lug 2016 12:04 - di Redazione

La Rai nel mirino. Dopo lo scandalo sugli stipendi stellari e le possibili nuove nomine sotto il solleone, il centrodestra va all’attacco della dittatura renziana. Fabio Rampelli, suo suo profilo Facebook, punta i riflettori contro il direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto e sulle bugie di Matteo Renzi.

Rampelli contro le truffe Rai

«Il direttore generale Campo Dall’Orto ha poche strade davanti a sé: tagliarsi lo stipendio di 650mila euro adeguandolo al tetto massimo di 240mila fissato per la pubblica amministrazione, o andarsene a casa. Lo scandalo degli stipendi  riguarda anche lui, non serve fare l’indiano», scrive il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, «in merito alla notizia sull’imminente blitz nelle direzioni dei tg ispirato alla renzizzazione, diffidiamo il governo e la maggioranza dal compiere qualsiasi atto contrario al pluralismo, a maggior ragione in piena stagione referendaria. Nella tv pubblica, perché è ancora pubblica e pagata con il canone degli italiani, tutte le posizioni devono avere cittadinanza e voce». Rampelli attacca anche le possibili nomine estive. «La dimostrazione che la Rai, pur rappresentando la più grande azienda culturale italiana, è rimasta afflitta dal pestilenziale morbo della politica ci è data dal solito balletto delle nomine, rigorosamente collocate dal furbetto Renzi ad agosto. Accadde anche la scorsa estate, con il Consiglio d’amministrazione, e pare sia ora imminente la designazione dei nuovi direttori dei Tg, questione delicatissima nei rapporti tra governo e opposizione vista la tappa, decisiva per il futuro del governo e della legislatura, dopo il referendum sulle riforme costituzionali».

I sondaggi “farlocchi” contro FdI

Parole dure quelle di Rampelli che parla di voltastomaco «ogni volta ad ascoltare  premier appena designati che si ripropongono di liberare la Rai dall’assedio mortifero dei partiti e poi vederli procedere con le nomine sotto il solleone, il più possibile al riparo dal giudizio dei cittadini. Perché le porcate, si sa, si fanno sempre ad agosto…». Infine Fratelli d’Italia denuncia lo strabismo dei sondaggi commissionati da alcune trasmissioni Rai. Nel mirino l’ultima rilevazione di Agora curata da Ixè (pagata da tutti gli italiani), che stima Fratelli d’Italia all’1,9%. «Forse – ironizza Rampelli – hanno attinto alle schede del 2013, quando eravamo appena nati. «Considero questo modo di procedere una truffa ai danni dei cittadini. Abbiamo già segnalato l’inverno scorso le fuorvianti previsioni di Ixè per la trasmissione Agorà». Da membro della Vigilanza Rai Rampelli annuncia una «seconda interrogazione» e una proposta di legge per costringere questi istituti a seguire metodi scientifici. Non meno dura Giorgia Meloni: 

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