Nizza, polemiche sulla sicurezza: solo 2 vigili. «Il governo ha mentito»

21 Lug 2016 12:15 - di Alessandra Danieli

Falle nella sicurezza a Nizza: sulla Promenade des Anglais. A rivelare la notizia è del quotidiano Libération in un artitolo dal titolo “Delle falle e una bugia”. Nel pezzo si legge che il 14 luglio, giorno dell’attentato terroristico di Nizza, il lungomare della cittadina non era protetto dalla polizia nazionale. Secondo il quotidiano a proteggere l’ingresso nella zona pedonale della Promenade c’era una sola vettura della polizia municipale, il tutto in piena emergenza attentati. Nessuna traccia, invece, secondo le testimonianze raccolte da Libération, della polizia nazionale alla quale alle 20,30 sarebbe stato dato il cambio da agenti della municipale.

Nizza, polemiche sulla sicurezza

Dopo le polemiche legate alle falle nel dispositivo di sicurezza per la cerimonia dei fuochi d’artificio del 14 luglio a Nizza, il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, ha ordinato all’Ispettorato generale della Police Nationale di avviare «una valutazione tecnica del dispositivo di sicurezza» messo in campo quel giorno. L’inchiesta amministrativa dell’Ispettorato – si legge – «consentirà di stabilire la realtà del dispositivo, in un momento in cui continuano polemiche inutili, un’iniziativa di trasparenza e verità». La prima pagina del quotidiano francese in edicola oggi accusa il governo Hollande di aver mentito dicendo che la zona era presidiata dalla Police nationale, invece, secondo foto e testimonianze – assicura Libé –  una sola auto della polizia municipale (e non nazionale) sorvegliava l’accesso alla zona chiusa al traffico della Promenade des Anglais da cui è arrivato a velocità spiegata il camion del terrorista. «Una controverità», secondo il ministro Cazeneuve.

Interrogatorio dei 5 sospettati

Dopo il lungo fermo prima a Nizza e poi presso la sezione antiterrorismo di Levallois-Perret, alle porte di Parigi, i cinque sospetti fermati nel quadro dell’indagine sull’attentato di Nizza sono stati trasferiti al palazzo di giustizia della capitale per la prima comparizione davanti al giudice. Si tratta di quattro uomini e una donna. Il sesto fermato è stato rilasciato l’altro ieri sera.

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