In piazza gli italiani stritolati dal fisco: da Treviso parte un sussulto di dignità

22 Lug 2016 12:11 - di Raffaele Zanon

Eravamo in migliaia al fianco degli italiani che sono scesi in piazza a Treviso per manifestare in difesa dei diritti dei risparmiatori, messi in ginocchio dalle banche e dal governo. Abbiamo condiviso l’appello del coordinamento di Don Enrico Torta che ha voluto un corteo apartitico che ha coinvolto le famiglie e i pensionati, i disoccupati e i professionisti, i lavoratori e le Partite IVA ma, soprattutto le associazioni.

Truffati e vessati dal fisco, imprenditori allo stremo

La politica non è restata ferma a guardare e lo hanno dimostrato quei sindaci di ogni provenienza politica che hanno presenziato con coraggio alla manifestazione impegnandosi ad intervenire nelle sedi di competenza per tutelare i risparmiatori. Non è mancato all’appuntamento neppure il Presidente del Veneto, Luca Zaia, che ha ricordato come le iniziative della Regione da sole non bastano senza un intervento convinto del Governo. I dirigenti di Fratelli d’Italia e Terra Nostra hanno partecipato al corteo accanto alle Associazioni del Coordinamento come il Fronte del Contribuente, il Popolo dei consumatori e l’Associazione Vittime di Equitalia. Con loro in corteo anche Laura Schiavo, moglie di un imprenditore padovano suicidatosi perché vessato e inghiottito dai tassi di interesse degli istituti di credito. Siamo stati a fianco di migliaia di cittadini che sono stati truffati e che hanno visto bruciare i loro risparmi di una vita a causa del comportamento truffaldino di alcune banche. Abbiamo affiancato la gente che chiede a gran voce verità giustizia e dignità. Da Treviso, grazie al coordinamento delle associazioni promosso da Don Enrico, è partita quella che lui stesso definisce una “rivoluzione etica”: una rivoluzione basata sui valori di dignità, giustizia sociale e difesa dei diritti della persona. Non si poteva mancare con le associazioni di riferimento ed essere protagonisti di un nuova fase che si può estendere in tutta Italia realizzando una rete associativa capace di occuparsi del diritto dei risparmiatori e dei contribuenti ad avere risposte e giustizia. Battersi in tutte le sedi affinchè il Governo assuma le iniziative necessarie per inchiodare alle proprie responsabilità coloro che hanno portato al dissesto le banche e quanti non hanno assolto i compiti di controllo affidati dallo Stato come Banca d’Italia e Consob.

L’ associazionismo contro le nuove povertà

La manifestazione di Treviso ha dimostrato ancora una volta che nell’Italia del declino è maturato un nuovo tipo di associazionismo che trova sempre più aderenti e volontari. In questi anni si è passati ad un nuovo impegno sociale portatore di un una missione rivoluzionaria intesa come attenzione ai poveri di potere, ai non garantiti e a coloro che non hanno rappresentanza. Si tratta di esserci con convinzione per costruire un Movimento di “difesa sociale” capace di incidere sulle vere cause del disagio di questa Italia violata. Mai come ora c’è bisogno di una politica capace di esprimere attenzione e risposte per gli ultimi.

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