Famiglie italiane in difficoltà, oltre la metà costretta a risparmiare sul cibo

7 Lug 2016 13:18 - di Mariano Folgori

Brutto segno quando una famiglia comincia a risparmiare sul cibo. Vuol dire che le sue difficoltà economiche sono in aumento e che la preoccupazione per il futuro si fa sempre più forte. Ma è quello che sta accadendo oggi in Italia, con buone pace del trionfalismo di Renzi e della “ripresa” sbandierata da Padoan. Oltre metà delle famiglie italiane nel 2015 prova infatti a limitare le spese per il cibo e una su cinque cerca di risparmiare anche su quelle sanitarie. Gli ultimi dati dell’Istat mostrano inoltre che la quota di famiglie che cerca di fare economie su abbigliamento e calzature raggiunge il 63,2%, per gli alimentari è al 53,8%, per la cura e igiene della persona al 51,3% e per le bevande al 50,9%. La sanità, con il 20,3% che cerca di risparmiarvi, risulta la voce sulla quale le famiglie agiscono meno, essendo in larga misura incomprimibile.

Una famiglia di 4 persone la spesa mensile scende di 31 euro

Nel complesso l’Istat stima che la spesa media delle famiglie nel 2015 sarebbe aumentata dello 0,4% rispetto al 2014 e dell’1,1% nei confronti del 2013. Ma si tratta di un dato medio e come tale poco rappresentativo. Per l’Unione nazionale consumatori «non c’è da stare allegri»: «Si tratta di un aumento di spesa inferiore a 11 euro. Inoltre non bisogna frasi trarre in inganno dalle medie del pollo».  «La famiglia a cui si riferisce questo dato, infatti, è una famiglia media che non esiste. Per una famiglia di 4 persone, sempre secondo i dati Istat, la spesa mensile scende di più di 31 euro, -0,98%, passando da 3189,75 euro del 2014 a 3158,61 del 2015. Su base annua significa 373 euro in meno. Altro che aumento!». Questo il commento di Massimiliano Dona, segretario dell’Unione Nazionale Consumatori.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *