Tra dati e smentite, ecco il profilo del killer di Nizza. Fermata la moglie

15 Lug 2016 16:09 - di Martino Della Costa

Del killer di Nizza si sta dicendo tutto e il contrario di tutto: ma il profilo dell’assassino, – capace di beffare i servizi di sicurezza della Promenade des Anglais fingendosi un fornitore di gelati (lo afferma la tv M6 ndr) e di travolgere con un tir i pedoni in festa sul lungomare e di infierire sulla folla a colpi d’arma da fuoco – risponde in realtà al prototipo tipico dell’immigrato giovane. Quello di uno straniero che non ha messo radici nel luogo in cui comunque è maturato, e che si è nutrito, negli anni vissuti lontano il luogo delle origini, dell’odio per ciò che lo circonda e che lo ha accolto.

Il profilo del killer di Nizza

E allora, contrariamente a quanto ipotizzato all’inizio, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, lo spietato killer di Nizza, non era semplicemente – o almeno, non solo – un uomo schivo, solitario, forse depresso perché in fase di separazione dalla moglie e neppure un islamico particolarmente praticante e osservante. C’è di più, sulla sua biografia, di quanto fin qui trapelato da Nizza: sì, il 31enne franco-tunisino, secondo alcune fonti nato a Sousse in Tunisia, e residente a Nizza, non aveva precedenti per terrorismo e non era conosciuto dai servizi. Non era schedato, ma era conosciuto dalla giustizia ordinaria per reati minori, uno dei quali legato alle violenze commesse contro la moglie. Moglie che è stata fermata proprio in queste ore. Su di lui si sa, dunque, che era sposato e padre di tre figli, oltre a quello che France Info ha riferito poco fa: ossia che l’uomo stava divorziando e aveva problema di soldi.

Suo padre è un estremista islamico

Ma non è tutto: su di lui si susseguono notizie frammentarie e non del tutto verificate. E allora, per esempio, da una testimonianza dei vicini, riportata stavolta da Bfm Tv, si evince che l’uomo «non aveva fatto per intero il Ramadan quest’anno», e che non sembrava seguire strettamente i precetti della religione, ma anche che, secondo quanto riferito da alcuni media tunisini, non sarebbe franco-tunisino ma un emigrato tunisino, residente in Francia appena dal 2011, con un permesso di soggiorno ottenuto grazie al matrimonio con una franco-tunisina residente a Nizza e dalla quale ha avuto i tre figli. secondo le ultimi informazioni che circolano sul killer di Nizza, sembra che Mohamed Lahouaiej Bouhlel sia originario della città di Msaken, nel governatorato di Sousse. Che suo padre sarebbe noto come estremista radicalizzato iscritto al partito islamico Ennhadha. E che il sindaco della città di Msaken si sarebbe recato questa mattina presso la casa di famiglia di Mohamed senza trovarvi nessuno…

La sua famiglia è nota alle forze dell’ordine tunisine

E allora, da quanto si apprende leggendo Le Figaro – che cita a sua volta fonti della sicurezza tunisina – Mohamed nasce il 3 gennaio 1985, a Msaken, governatorato di Sousse. Nome della madre Cherifa Lahouel. La sua famiglia abita ancora a Msaken. Secondo alcune fonti della sicurezza citate dai media locali, Mohamed non tornava che raramente in Tunisia, solo d’estate, ed avrebbe anche la nazionalità francese. Sempre secondo le stesse fonti il suo entourage familiare sarebbe composto da persone vicine al mondo dell’estremismo islamico e alcuni dei suoi parenti sarebbero stati condannati durante il periodo del presidente deposto Ben Ali per poi uscire beneficiando dell’amnistia generale del 2011. Gli stessi sono stati invitati oggi a presentarsi alla stazione di polizia di El-Alia, a Bizerte, per essere interrogati. Non solo: uno dei suoi parenti sarebbe impiegato all’aeroporto di Nizza.

 

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