Dallas, il killer ha agito da solo. In Afghanistan fu accusato di molestie

9 Lug 2016 11:35 - di Redazione

Il presidente Usa Barak Obama ha accorciato di un giorno la visita ufficiale in programma in Spagna da questa sera e resterà solo 24 ore, per rientrare più rapidamente a Washington dopo la strage di Dallas, riferisce la stampa di Madrid. La Casa Bianca ha annunciato da Varsavia, dove è in corso il vertice Nato, che Obama ha rinunciato alla tappa di Siviglia, dove avrebbe dovuto arrivare questa sera per una prima parte privata della visita, la prima in Spagna di un presidente Usa da 15 anni. Un periodo nel quale i rapporti sono stati incrinati dalla decisione unilaterale dell’allora premier socialista spagnolo José Luis Zapatero nel 2004 di ritirare le truppe di Madrid dall’Iraq.

Riguardo al killer di Dallas, si apprende che era incensurato. Reduce della guerra in Afghanistan, durante la quale una soldatessa lo ha accusato di molestie sessuali. Micah Johnson ha agito da solo: ha orchestrato l’attacco alla polizia spinto dall’odio verso i bianchi, soprattutto gli agenti. Sul passato di Johnson, ucciso da un robot imbottito di esplosivo, emergono con il passare delle ore ulteriori dettagli. Nel periodo trascorso in Afghanistan come falegname nella 420ma brigata del Genio è stato accusato – secondo Bradford Glendening, il legale che gli era stato assegnato – di molestie sessuali. La soldatessa che aveva puntato il dito contro di lui aveva messo in evidenza che Johnson aveva bisogno un ”aiuto psicologico”. E chiesto un ordine restrittivo nei suoi confronti. L’esercito aveva quindi avviato le pratiche per allontanarlo: ”non piaceva ai suoi superiori, era chiaro da come ne parlava il suo comandante” ricorda Glendening. Rientrato negli Stati Uniti, Johnson era tornato a vivere con la madre a Mesquite, vicino Dallas: un’area tranquilla, dove i vicini lo ricordano come una persona tranquilla, non pericolosa. E proprio in casa aveva un arsenale: la polizia ha trovato materiale per costruire bombe, fucili, munizioni e giubbotti anti proiettili. Sulla sua pagina Facebook, fatta sparire poco dopo il suo riconoscimento, aveva segnato come ‘Mi Piace’ due gruppi: le Black Panther e l’African American Defense League. In risalto anche una sua foto con Richard Griffin del gruppo rap Public Enemy. Griffin è salito alle cronache nel 1980 per i suoi commenti antisemiti. Era un ”simpaticone”, ”non era certo un individuo violento” lo descrive l’amico e vicino di casa Israel Cooper.

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