Il corpo dello studente Usa trovato nel Tevere. Due testi: abbiamo visto gettarlo

4 Lug 2016 18:55 - di Paolo Lami

Il cadavere lo hanno ritrovato nel Tevere, all’altezza di Ponte Marconi. Beau Solomon, studente Usa di 19 anni, una promessa del football americano, originario del Wisconsin dove risiede la sua famiglia che vive giorni di ansia da venerdì, ovvero da quando si sono perse le tracce del ragazzo, era sparito nella notte tra giovedì e venerdì a Roma. La famiglia, disperata, era certa di ritrovarlo vivo e i genitori erano partiti per Roma dopo avere saputo della scomparsa del figlio. Il cadavere rinvenuto nel Tevere e recuperato dai vigili del fuoco, dovrà, comunque, essere identificato in giornata dai genitori di Beau. Si valuta anche l’ipotesi che Beau posa essere stato vittima di una rapina: gli sono stati presi portafogli e telefonino. Ma c’è chi avrebbe vissuto in diretta il momento in cui il corpo di Beau Solomon sarebbe stato gettato nel Tevere.
«Abbiamo visto un uomo che ha gettato una persona nel Tevere», raccontano due giovani testimoni che avrebbero visto la terribile scena in cui una persona nella notte tra il 30 giugno e il 1 luglio ha gettato nel Tevere quello che molto probabilmente era Beau Solomon. I testimoni, due italiani, hanno subito dato l’allarme la notte stessa.
Ascoltati, i due testimoni hanno detto di avere visto la scena nella notte tra il 30 giugno e il 1 luglio, ovvero la notte in cui è scomparso Beau Solomon, all’altezza di Ponte Garibaldi. Dunque, dopo essere stato scaraventato giù nel Tevere, il corpo del ragazzo avrebbe compiuto un tragitto di 4 chilometri e mezzo prima di arenarsi lungo la riva vicino Ponte Marconi. E lì sarebbe stato poi trovato.
Secondo una prima ipotesi e anche da elementi desunti dall’analisi esterna del cadavere lo studente sarebbe morto annegato proprio dopo essere rimasto tramortito sbattendo dopo essere stato scaraventato nel fiume.
La ferita che ha in testa è infatti compatibile con una caduta. Il pm Marcello Monteleone, che ha disposto l’autopsia sul cadavere, procede contro ignoti per il reato di omicidio. Ma si valuta anche l’ipotesi della rapina alla luce della sparizione del telefonino e del portafogli e delle spese per 1.500 dollari fatte con la carta di credito del giovane americano a Milano.
Sui Social amici e parenti avevano lanciato un tam tam per mettersi in contatto con chiunque avesse visto Beau e potesse dare indizi per rintracciarlo. Il ragazzo, iscritto all’Università del Wisconsin, doveva frequentare un corso alla John Cabot University di Roma. In passato Beau, che viene descritto come un ragazzo «socievole e sportivo», aveva anche sconfitto una malattia rara.
Secondo la ricostruzione delle ultime ore, Beau Solomon avrebbe trascorso la serata in un pub di piazza Trilussa, a Trastevere, nel centro storico di Roma assieme al suo compagno di stanza. Le indagini degli agenti del commissariato Trevi erano partite subito dopo la denuncia di scomparsa del direttore dell’università John Cabot, ateneo presso il quale il ragazzo avrebbe dovuto frequentare un corso di 5 settimane. Secondo quanto si è appreso, il giovane era arrivato a Roma qualche ora prima. Gli investigatori hanno ascoltato il compagno di stanza con cui ha trascorso la serata. Lo studente avrebbe raccontato che si trovavano nel locale di Trastevere quando il 19enne, che non era ubriaco, si è allontanato dicendo: «Vado al bagno» e non sarebbe più tornato. Al vaglio degli investigatori le immagini delle telecamere di zona e le operazioni effettuate con carta di credito.

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