Berlusconi, terminato l’intervento. I medici: «Nessun problema»

14 Giu 2016 12:32 - di Gabriele Alberti

E’ terminato, all’ospedale San Raffaele di Milano, l’intervento di sostituzione della valvola aortica a Silvio Berlusconi durato quattro ore e mezza. Tutto si sarebbe svolto secondo le previsioni. Secondo fonti dell’ospedale San Raffaele, in sala operatoria non ci sarebbero state complicazioni. L’ex premier verrà trasferito in terapia intensiva. L’intervento al cuore a Silvio Berlusconi era iniziato  questa mattina all’ospedale San Raffaele di Milano. La delicata operazione di sostituzione della valvola aortica all’ex premier è stata eseguita dall’ equipe chirurgica del professor Ottavio Alfieri ed è durata 4 ore all’incirca. Per tutto il tempo davanti la sala operatoria e fuori dall’ ospedale si sono avvicendati i suoi cari, ma anche sostenitori e rifosi del Milan, alcuni dei quali rimasti a bivaccare durante la notte davanti l’ospedale: “Nessuna dichiarazione” dal fratello Paolo al suo arrivo in mattinata. Era visibilmente preoccupato: «Non parlo», aveva detto. Per quasi tutta la durata dell’intervento la fidanzata di Berlusconi, Francesc Pascale, è rimasta inchiodata a una finestra del sesto piano e si è affacciata brevemente  dal balcone, in lacrime. La sostituzione della valvola aortica si era resa necessaria per risolvere quella grave insufficienza, che gli ha fatto rischiare la vita, come ha spiegato lo stesso  Zangrillo. Il 58enne medico di fiducia del Cavaliere ha coadiuvato l’equipe ma a eseguire l’intervento è stato il professor Alfieri, 69enne primario di cardiochirurgia la cui esperienza e il cui curriculum sono riconosciuti in tutto il mondo.

«Il cavaliere è forte e supererà anche questa», tranquillizzava i presenti l’amico di sempre, Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset,  appena uscito dal reparto del San Raffaele dove si è recato durante l’intervento a cuore aperto.  Confalonieri, che non aveva  voluto dire nulla, ha tenuto a rassicurare che il clima è sereno. Da quando Silvio Berlusconi è ricoverto si sono moltiplicati gli attestati di stima anche degli avversari. Anche di antica data. «Ho combattuto lealmente la politica di Berlusconi e la sua idea di Paese. Ma ora, non “nonostante” questo, ma proprio “per” questo, sento, oggi, di stringergli la mano e di augurargli di tornare presto in piena salute»: sono le parole consegnate al “Quotidiano nazionale” da  Walter Veltroni. Era stata una vigilia definita “serena” da chi gli stava  vicino quella di Silvio Berlusconi prima dell’ intervento. L’ex premier si era confessato e aveva preso la Comunione dal prevosto dell’ ospedale, don Matteo. Fonti dell’ospedale hanno ribadito che, in base ai protocolli medici, sarò a fine dell’ intervento con le informazioni di base, ma che i dettagli sull’operazione verranno resi noti solo mercoledì.

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