Spoleto, le Nozze di Figaro inaugurano il Festival dei Due Mondi

25 Giu 2016 15:41 - di Ilaria Rapacchio

Oltre dieci minuti di applausi. E’ questo il tributo reso dal pubblico del Teatro Giancarlo Menotti a Le Nozze di Figaro, l’opera di Wolfgang Amadeus Mozart, prima delle tre scritte dal compositore salisburghese su libretto di Lorenzo da Ponte, con la quale si è inaugurato ufficialmente il 59° Festival dei Due Mondi.

Le Nozze di Figaro ossia La Folle Giornata, in cui donne e uomini si contrappongono in un susseguirsi e concatenarsi di eventi drammatici e poi comici dando vita ad un gioco delle parti avvincente e intricato.

Sullo sfondo la sagace satira che prende a bersaglio le classi sociali privilegiate dell’epoca. Di portata rivoluzionaria è l’accorato monologo con cui Figaro denuncia le vessazioni alle quali le classi più svantaggiate sono sottoposte da parte della nobiltà. Nell’opera in quattro atti, Figaro umile servitore del conte d’Almaviva, è impegnato nella strenua e coraggiosa difesa della propria fidanzata Susanna, finita nelle mire del padrone. Difesa che si concluderà con le nozze dei due servi.

Con la regia di Giorgio Ferrara, Spoleto59 ha proposto un nuovo allestimento de Le Nozze di Figaro. L’Orchestra è quella Giovanile “Luigi Cherubini” fondata dal Maestro Riccardo Muti e diretta da James Conlon.

Le scene sono state affidate a Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, mentre i costumi a Maurizio Galante e le luci A.J.Weissbard. L’International Opera Choir il coro, è diretto dal maestro Gea Garatti.

Eccellente l’interpretazione del Conte di Almaviva del baritono Alessandro Luongo e della Contessa di Almaviva della soprano Davinia Rodriguez. Entusiasmante il giovane basso baritono Daniel Giulianini nel ruolo del protagonista Figaro come del resto Susanna interpretata dalla soprano Lucia Cesaroni.

Molto apprezzate anche le coreografie con gli allievi della Scuola del Teatro Musicale di Novara, Cecilia Andreasi, Fabio Crivellari, Valentina Milan, Simone Manzotti. Pubblico di intenditori, attento ed entusiasta. Una prima nella quale ha vinto l’opera e hanno vinto i cantanti lirici con i loro virtuosismi vocali .

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