Il rimpianto della Meloni: “A Roma ero l’unica che poteva battere la Raggi”

17 Giu 2016 6:13 - di Redazione

La scelta d’amore compiuta due mesi fa, quando ha deciso di candidarsi a sindaco di Roma, la porterà per la prima volta in una pur ricca carriera politica a sedere in Assemblea Capitolina. Perché se un romano su cinque ti vota non puoi permetterti di tradire. Giorgia Meloni intende compiere fino in fondo il proprio dovere di consigliere comunale e promette: «Indipendentemente da chi vincerà, se farà male dovrà fare i conti con noi, se farà bene saremo disponibili a parlare», si legge su “Il Tempo“.

Meloni: «Al Cav faccio gli auguri, guarisca poi parleremo. È mal consigliato»

Onorevole Meloni, il meteo prevede pioggia per domenica… «Ah sì?». Già. Non potrà andare al mare… «Ma io al seggio vado sempre, poi magari scelgo di non votare per nessuno».  A proposito di ballottaggi, Alfio Marchini e il capolista della sua civica Alessandro Onorato hanno detto oggi che in VI Municipio sosterranno il suo candidato Nicola Franco.

Meloni: “Ho fatto tutto quanto era in mio potere per riuscirci, il resto è dipeso da altri”

«Ho un solo rimpianto: potevo vincere. Per il resto non ho nulla da rimproverarmi. Dicono che ho titubato prima di candidarmi? Aspetto una bambina e ho 39 anni, era normale pensarci un po’ sopra. Ho deciso in due settimane. È questa la mia colpa? Hanno detto che mi sono candidata per far crescere Fratelli d’Italia, per regolare i conti nel centrodestra. I risultati raccontano altro: ero l’unico candidato in grado di poter vincere. Ho fatto tutto quanto era in mio potere per riuscirci, il resto è dipeso da altri».

“Non intendo dimettermi da consigliere comunale”, afferma la Meloni

«Altri» si chiama Silvio Berlusconi. «Gli faccio auguri sinceri di pronta guarigione, so che è un leone e si rimetterà. Più avanti ci saranno tempi e modi per parlare di politica, che è un’altra cosa… Mi ha colpito sentire esponenti di Forza Italia vantarsi di una badogliata, di essersi candidati perfarperdere la Meloni.  Giachetti ha poche possibilità, io se fossi andata al secondo turno avrei potuto vincere. È il mio unico enorme rimpianto». Giachetti è suo amico. Ma cosa pensa di Virginia Raggi? «Se vincerà spero di poter dialogare con lei, perché finora il dialogo non c’è stato, quando la saluti neanche ti risponde. Spero che starà a sentire le nostre proposte. Molti nostri elettori non sosterranno un candidato del governo Renzi. Ma non mi sento di dire di votare Virginia Raggi perché ho visto molto pressappochismo e non mi vorrei trovare come quegli elettori che giravano con l’adesivo “scusatemi ho votato Marino“. Non mi vorrei prendere questa responsabilità». Resterà in Consiglio comunale? «Sì certamente. Non intendo dimettermi. Un romano su cinque, il 20% dei cittadini ha creduto nella nostra proposta e intendo portarla avanti in Aula Giulio Cesare: sarò in consiglio comunale a fare il mio lavoro”.

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