Lucca, Renzi ancora contestato. La polizia allontana i manifestanti

10 Giu 2016 18:24 - di Redazione

Ancora una contestazione per il premier Matteo Renzi: dopo i fischi alla Confcommercio le contestazioni a Lucca dove le forze dell’ordine sono intervenute per tenere alcuni manifestanti a debita distanza dalla zona del centro storico dove il premier stava tenendo un intervento sul terzo settore, nel complesso di San Francesco. Nessuno scontro, secondo quanto si spiega, il corteo è stato in pratica respinto senza alcuna carica: quando i manifestanti, una sessantina di persone che avanzavano dietro a una rete lunga alcuni metri, sono arrivati vicini al cordone delle forze di polizia quest’ultime hanno alzato i manganelli contro la rete. Il corteo è così arretrato. La manifestazione era stata autorizzata in zona San Michele in Foro, distante da piazza San Francesco dove interveniva il premier. Una parte dei partecipanti si è poi mossa arrivando all’altezza del monumento della Madonna dello Stellario, a circa 100 metri dal complesso di San Francesco. Alcuni dei manifestanti indossavano una maglietta con scritto : “Io non posso entrare”, e all’arrivo di Renzi lo slogan più urlato è stato “buffoni, buffoni”.

A Lucca i contestatori erano una cinquantina

Il premier ha così replicato: «Chi è ostile ha tutti i diritti di esserlo, ma spero che riconosca che questo governo ha una visione di insieme». Così Matteo Renzi dal palco del convegno del terzo settore a Lucca, ha di fatto risposto ad una cinquantina di persone che fuori dalla chiesa di San Francesco hanno inscenato una contestazione. «Le riforme che hanno dato quella flessibilità economica – ha ad esempio rivendicato Renzi – ci permettono oggi di abbassare le tasse». Renzi ha poi aggiunto che «chi fa il furbo nel Pubblico deve sapere che noi lo mandiamo a casa», ha detto intervenendo al convegno organizzato dal Centro nazionale per il Volontariato a Lucca, «perché non sta solo rubando lo stipendio ma il futuro a chi lavora con lui», ha spiegato. Il premier ha quindi ribadito che il governo «vuole dare un’opportunità a chi nella pubblica amministrazione vuole cambiare. Ci sarà un approccio totalmente diverso anche nel pagare le tasse».

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