Clamoroso, vince il “Leave”. E’ Brexit: addio inglese all’Unione Europa

24 Giu 2016 7:47 - di Redazione

17,410.742 Leave contro 16.141.241 Remain. Il referendum sulla Brexit segna uno spartiacque netto nel rapporto fra la Gran Bretagna e il Vecchio Continente, lasciando un segno indelebile sul futuro dell’Unione europea: quando lo spoglio si avvia alla conclusione, al termine di una notte drammatica, il «Leave» ha una vantaggio consistente di oltre un milione di voti, che quasi certamente significherà il divorzio fra Londra e Bruxelles. Eppure, alla chiusura dei seggi, il primo sondaggio di YouGov dava il fronte del «sì» (Remain) al 52%, e quello del «no» (Leave) al 48%, ricorda “Il Corriere della Sera”.

Londra e la Scozia largamente a favore del «Remain»

Il margine — già non del tutto rassicurante — si è però capovolto: superati i due terzi dello spoglio, il futuro della Gran Bretagna è sembrato sempre più lontano dall’Unione Europea, con l’area di Londra e la Scozia largamente a favore del «Remain» ma il resto del Paese che ha votato per lasciare l’Ue, e lo ha fatto in percentuali superiori alle aspettative: l’affluenza alta, al 72,2%, e i numeri in arrivo dai primi seggi hanno immediatamente fatto temere una vittoria degli euroscettici, con le roccaforti del sì che non sono sembrate in grado di contenere l’ondata del «Leave». La certezza è arrivata in mattinata, quando la Bbc ha dichiarato la vittoria della Brexit e la conseguente uscita della Gran Bretagna dall’Ue.

Brexit, David Cameron verso le dimissioni

L’ottimismo del fronte europeista è calato con l’avanzare dello spoglio, con l’emittente Sky News che è arrivata a supporre le dimissioni del Primo ministro conservatore David Cameron già in giornata. Prima di conoscere il responso delle urne, tuttavia, al premier era arrivata la richiesta — in una lettera firmata da 84 parlamentari Tories, incluso l’ex sindaco londinese Johnson — di «non lasciare l’incarico», qualunque sia l’esito del referendum sulla Brexit. Per Cameron è stata una lunga notte, con in gioco la sua nicchia nei libri di storia, l’onore e la permanenza a Downing Street. Alle 8 italiane ci sarà la l’annuncio ufficiale sull’esito del voto, dalla Manchester Tower Hall.

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