Attacco al gay club in Florida, i morti sono 50. Il killer è di origini afghane

12 Giu 2016 17:28 - di Giovanni Trotta

Terrorismo o atto di odio? Lo stanno cercando di stabilire gli inquirenti americani dopo la più grave strage di massa mai avvenuta sul territorio statunitense, Torri Gemelle escluse naturalmente. Sale a 50 morti e 53 feriti il bilancio dell’attacco nel gay club di Orlando, in Florida: sono i nuovi dati forniti dalla polizia in una conferenza stampa. Ci sono ancora vari feriti in gravi condizioni ricoverati in ospedale e sotto intervento chirurgico in queste ore dopo l’attacco al gay club; lo rendono noto le autorità sanitarie locali, che hanno mobilitato tutto il personale e chiesto urgenti donazioni di sangue. L’amministrazione cittadina ha istituito un numero di emergenza per fornire informazioni alle famiglie delle persone che si trovavano nel locale. Sarebbe stato identificato il killer autore della sparatoria al night club di Orlando: lo riferisce la Cbs. Il suo nome è Omar Mateen, è del 1986, ed è americano, originario della città Port St. Lucie, in Florida. Secondo alcune fonti citate dalla Cbs, Omar Mateen era un cittadino americano nato da genitori afghani. Apparentemente non risulta avere precedenti ma gli investigatori stanno indagando se avesse rapporti con il terrorismo islamico. Potrebbe essere un bacio tra due gay la molla che ha fatto scattare la rabbia all’autore della strage nel gay club. E’ quanto sostiene il padre del killer alla Nbc News. “Il movente religioso non c’entra nulla, ha visto due gay che si baciavano a Miami un paio di mesi fa ed era molto arrabbiato”, ha detto il padre. “Siamo scioccati come il resto dell’America”, ha detto.

L’attacco di Orlando, in Florida, è il peggiore della storia

L‘Fbi infatti sta già indagando su possibili legami tra la strage e il terrorismo islamico. Lo afferma la Cnn citando fonti dell’agenzia federale. “Per le sue caratteristiche, possiamo classificare questo come un atto terroristico. Che sia nazionale o internazionale, è qualcosa sulla quale dobbiamo investigare”, ha spiegato Danny Banks, del Dipartimento della Florida. Alla domanda se ci sono motivi per credere che ci siano connessioni con il terrorismo islamico, l’agente speciale dell’Fbi Ron Harper ha risposto che si sta investigando in ogni direzione. “Abbiamo sospetti che ci fanno credere che ci siano collegamenti ma non possiamo esserne ancora sicuri”, ha aggiunto. Insomma, fa sapere l’Fbi, non è ancora stato accertato se la sparatoria al club gay di Orlando è un crimine di odio o un atto terroristico. Si è poi appreso che l’uomo che ha sparato sulla folla nel locale gay Pulse, a Orlando, era armato di “un fucile d’assalto, una pistola e un tipo di ordigno”. Il fucile d’assalto AR-15 usato da Omar Mateen per compiere il massacro è dello stesso tipo di quelli usati dal killer Adam Lanza, autore della strage alla scuola elementare Sandy Hook di Newtown con 26 morti, e dai terroristi dell’attentato a San Bernardino, in California, dove morirono 14 persone. Lo ha detto il capo della Polizia di Orlando, John Mina. Mateen è stato poi neutralizzato dalle forze dell’ordine che hanno risposto al fuoco. Il presidente Barack Obama è stato informato della strage al gay club di Orlando e ha chiesto di essere regolarmente aggiornato. Lo riferisce la Casa Bianca.

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