Ivrea, amianto all’Olivetti: chiesti 6 anni e 8 mesi per Carlo De Benedetti

13 Giu 2016 15:09 - di Redazione

Sei anni e otto mesi di carcere per Carlo De Benedetti. È la richiesta formulata dalla procura di Ivrea al termine della requisitoria al processo per le morti alla Olivetti causate dall’esposizione all’amianto. De Benedetti è accusato di omicidio colposo e lesioni.  Chiesti anche tre anni e sei mesi per Corrado Passera, sei anni e quattro mesi per Franco Debenedetti. Chiesta l’assoluzione per Roberto Colannino, che era accusato di un solo caso di lesioni.

Processo Olivetti, i controlli sull’amianto arrivarono in ritardo

Il processo, in corso a Ivrea, per le morti che sarebbero state causate dall’esposizione all’amianto, si è aperto con la richiesta di stralcio della posizione dell’imputata Maria Luisa Ravera (direttrice servizio ecologia e ambiente in Olivetti) per gravi motivi di salute. A richiederlo è stato l’avvocato Luca Fiore, che ha depositato la consulenza medica della sua assistita, che dal 25 aprile si trova ricovera in una struttura privata. La richiesta è stata accolta. L’accusa, rappresentata dai pm Laura Longo e Francesca Traverso, ha concentrato la requisitoria sul talco contaminato da tremolite d’amianto. Il pm Longo ha sottolineato che è stato «sostituito con grave ritardo, soltanto cinque  anni dopo». Traverso ha, invece, ripercorso le tappe relative alle strutture contaminate, dalle mense Ico, bonificate soltanto nel 2001, ha sostenuto, e il capannone di San Bernardo, considerato uno dei siti più inquinati d’Italia. Per i due pm la responsabilità dei ritardi è della Olivetti e «i controlli e le monitorazioni arrivarono soltanto da input esterni e dai lavoratori».

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