Povero Obama, per lui dopo la Casa Bianca una villa con 9 stanze e 8 bagni

27 Mag 2016 13:23 - di Domenico Labra
obama discendente schiavi

Barack Obama, cuore di papà. Cosa non si fa per i figli. Il presidente degli Stati Uniti che all’inizio del prossimo anno sbaraccherà dalla Casa Bianca ha deciso di rimanere a Washington per due anni ancora. Questioni di famiglia lo trattengono. E perciò, come ci fa sapere il Corriere della Sera, Barack Obama e la sua famiglia affitteranno una villa del valore di oltre 5 milioni di dollari nel quartiere Kalorama di Washington, quando lasceranno la Casa Bianca nel gennaio 2017. La proprietà, che si trova nella zona più lussuosa della capitale non distante dalla residenza presidenziale, ha nove camere da letto e 8 bagni ed è di proprietà di Joe Lockhart, capo dell’ ufficio stampa della Casa Bianca durante gli anni della presidenza di Bill Clinton (per la serie: tutto si tiene). Dal che se ne deducono, in rapida successione, almeno un paio di considerazioni politicamente scorrette. Prima considerazione: il paladino dei diseredati Barack Obama, quello che a colpi di “Change” ha conquistato la presidenza Usa e che poi nulla ha cambiato nella vita dei suoi concittadini, mostra con questa scelta in tutto il suo fulgore lo snobismo sprezzante dei liberal. Sempre, a parole, votati ai poveri e ai reietti e sempre, nella realtà, pronti ad arraffare le più comode delle situazioni. Nove camere con otto bagni più tanto di parco, megalivin e cucine sono infatti il minimo indispensabile per una famiglia di ben 4 persone. Che, ovviamente, da quelle stanze ovattate e riservate invieranno tanti cari saluti e tanti pensieri di vicinanza ai disgraziati e ai senzatetto. Seconda considerazione: Obama ha confermato l’intenzione di rimanere a Washington per due anni al termine del suo secondo mandato per permettere alla figlia minore, Sasha, di terminare il liceo. Ecco: tanto cuore di padre avrebbe potuto consigliargli di optare per una sistemazione comununque dignitosa, ma meno sfarzosa. Qualcosa più in linea col suo vecchio slogan “Change“. Non è mica Donald Trump, Barack Obama: anche se, da queste scelte, pare che gli piacerebbe tanto esserlo.

 

 

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