Marchini: “Raggi? Come Biancaneve. Ma Roma non ha bisogno di favole”

4 Mag 2016 13:20 - di Gabriele Alberti

«Virginia Raggi vive in un mondo astratto come Biancaneve: Roma non è una fiaba ma è concretezza e mi viene la pelle d’oca a pensarla col disastro che è questa città». Intervistato a Sky Tg24, il candidato a sindaco di Roma Alfio Marchini, tra gli altri argomenti,  ha commentato anche la gaffe commessa dal candidato pentastellato che su Facebook, ha scambiato il fake di Marchini col candidato civico. Se inizia così… L’intervista ha poi proseguito per altri lidi, programmi, sondaggi, partiti, centrodestra. Iniziando dall’ex numero uno della Protezione civile, Marchini ha annunciato: «Per Bertolaso pensiamo a qualcosa di più dell’ingresso in giunta: pensiamo a un’unità di crisi permanente che copra Roma e l’area metropolitana. Ne abbiamo parlato e faremo in modo che sia presente nei territori soprattutto i più difficili». A chi lo stuzzica per le  “mani” dei partiti sulla sua candidatura, risponde in maniera diretta: «Dopo l’ingresso di Forza Italia avremo un effetto coalizione per un movimento civico che, così, dimostra di poter essere la guida di qualcosa di più importante e grande». «Berlusconi è una persona coerente che aveva puntato su Bertolaso, ma vuole vincere e noi siamo quelli che hanno più chance contro Raggi», è il ragionamento di Marchini. In cambio dell’appoggio, a Berlusconi «daremo la possibilità di arrivare a giugno e di dire di aver vinto Roma».

Marchini ottimista: «Al ballottaggio arriviamo noi»

I candidati di Roma si stanno affrontando a colpi di sondaggi e di interviste incrociate sui vari talk-show, quasi quotidianamente. Ospite a “Di Martedì” di Floris, alla domanda: “se arrivano al ballottaggio Raggi e Meloni, lei cosa voterebbe?”, Marchini si erafatto una risata, rispondendo: «Al ballottaggio arriviamo noi». Anche a Sky Tg24 ribadisce il concetto. «Si respira un’aria di effervescenza e ottimismo: quando arriveremo al ballottaggio farò un appello a chi sottoscrive un programma chiaro e preciso su Roma. Chi lo farà sarà ben accetto», ha detto rispondendo anche a chi gli chiedeva se fosse possibile un accordo con Giorgia Meloni. «L’ex centrodestra lo lasciamo agli archivi di storia: noi dobbiamo guardare avanti e mettere in campo un progetto locale e non nazionale, la raccolta dei migliori romani per la città, ha concluso».

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