Lista Fassina fuori, l’ira dei militanti: “È un trucco per favorire Giachetti”

10 Mag 2016 19:39 - di Redattore 92

Rassegnati, arrabbiati, avviliti, tutti dispiaciuti e increduli davanti al “pasticcio” liste che ha visto, per ora, escluso dalla corsa Campidoglio Stefano Fassina. «Con il Pci non sarebbe successo» chiosa qualcuno tra gli aspiranti consiglieri comunali e municipali prima di incontrare il leader di Sinistra Italiana. Ma c’è anche chi si dice fiducioso nel ricorso al Tar, e in un possibile rientro in campo. «C’erano dei bravi ragazzi a prendere le firme, per carità con competenze in informatica e in computer ma non sarebbe guastata un po’ più di esperienza burocratica. Un vecchiaccio lì in mezzo l’avrei messo. Io vengo dal Pci e una cosa così non l’ho mai vista. Non sarebbe mai successo», commenta Marco Timarco, candidato consigliere nel III Municipio prima di entrare in una sala della Città dell’Altra Economia per l’incontro con Fassina. «È una situazione davvero particolare – dice un altro aspirante consigliere – che non mi è mai capitato di vivere ed ho sempre mangiato pane e politica. Pensavo una cosa così potesse succedere solo a Forza Italia con i panini. Non mi resta che essere fiducioso nel ricorso». «Un partito politico dall’8% non si può eliminare per una data – si lamenta la signora Cilentano, casalinga e alla sua prima esperienza politica – Spero il ricorso ci dia ragione. Siamo l’unica forza di sinistra ed eliminarci significa fare uno sgambetto politico».

Meloni sul caso Fassina: «Mossa per unificare la sinistra?»

«Non parlo di un complotto ma, francamente mi pare un po’ strano che partiti organizzati come quelli che stanno dietro alla candidatura di Fassina non sanno che accanto alle firme devi metterci la data». Lo ha detto il candidato sindaco di Roma Giorgia Meloni in merito all’esclusione delle liste a sostegno di Stefano Fassina. «È una cosa che sembra particolare – ha aggiunto – e, visto che la sinistra se la sta vedendo brutta, secondo me non è escluso che stia provando un tentativo di unificazione, obiettivo che secondo me non centreranno comunque. Spero che i romani voteranno con il cuore e se così sarà ci sarà da divertirsi». Secondo gli ultimi sondaggi, il candidato del Pd Giachetti non solo non arriverebbe al ballottaggio, ma rischia di arrivare addirittura quarto, dietro a Meloni, Raggi e Marchini.

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