Giachetti smemorato e buonista: “Con Rutelli pochi rom. No alla ruspe”

4 Mag 2016 13:26 - di Guido Liberati

«Non si risolve il problema dei campi rom con la ruspa, ma con il loro superamento. E si superano capendo anche qual è “l’accompagno sociale”». Risponde in perfetto politichese Roberto Giachetti, candidato a sindaco del centrosinistra per Roma, sull’emergenza nomadi. «Quello che dice Giorgia Meloni? La frequentazione con Salvini la porta spesso a dire cose un po’ eccessive», dice a La7. Cosa fare con i rom? L’esponente Pd la prende alla lontana. «Perché c’è gente che non ha bisogno di nulla a livello economico, e una parte che invece ha bisogno di assistenza sociale e noi dobbiamo metterci nelle condizione di garantirla». La soluzione? Giachetti ricorda i suoi tempi da collaboratore di Francesco Rutelli, ma i suoi ricordi sono appannati. «Con Rutelli in Campidoglio noi facemmo un grande lavoro e la percentuale di bambini rom tolti dalle strade e mandati a scuola fu enorme, poi nel tempo questa cosa si è persa». Con Rutelli il problema rom non esisteva? Basta rileggere le cronache degli anni della giunta Rutelli (dove era capo della segreteria del sindaco) per confutare i ricordi edulcorati del candidato Pd.

I rom ai tempi di Rutelli? Protestava anche l’Opera nomadi

Bastano due vecchi lanci d’agenzia per certificare il fallimento della giunta Rutelli sull’argomento. Il primo è datato 28 luglio  1994, un anno e mezzo dopo l’elezione a sindaco. «A diciotto mesi dal suo insediamento – denunciava l’Opera nomadi – Rutelli è riuscito a dare sistemazione solamente a 14 famiglie di rom a fronte di una presenza complessiva nella città di circa 850 famiglie». «La tregua sociale è finita e ora la giunta Rutelli deve dare risposte concrete alle nostre esigenze», proseguiva l’allora segretario dell’Opera Nomadi Massimo Converso, il quale manifestava «la volontà di sbloccare a tutti i costi la lentezza e l’incompetenza con cui il Comune sta portando avanti le misure di accoglienza per i nomadi e i profughi». Accuse pesanti allo staff di Rutelli (quindi anche Giachetti).

Sui campi rom la “profezia” di 16 anni fa di Rampelli

Forse serviva ancora del tempo al sindaco insediato da un anno e mezzo? Andiamo avanti di cinque anni. Siamo a pochi giorni dall’anno 2000 e Fabio Rampelli, all’epoca coordinatore regionale di Alleanza nazionale, fa il bilancio della questione rom, all’indomani dello sgombero del campo Casilino 700. «È un drammatico fallimento della Giunta Rutelli, un fallimento che pagheranno i cittadini delle periferie romane e gli stessi nomadi». Sentite che cosa diceva 16 anni fa Rampelli: «La politica della sinistra sta creando le condizioni per far esplodere l’intolleranza e l’insofferenza dei residenti delle periferie». Parole tragicamente profetiche che andrebbero rilette a Giachetti, ma soprattutto agli elettori romani che ancora danno fiducia a lui e alla sinistra romana.

 

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