«Io fascista? Ho anche la maglia del Che»: il candidato sindaco di Bonorva si difende

18 Mag 2016 16:06 - di Redazione

«Penso che la Shoah non autorizzi gli ebrei a compiere scempi come l’eccidio di Sabra e Chatila, mi informo e studio la storia, più di chi mi accusa di essere fascista senza sapere di che parla». A Bonorva, piccolo comune di 3.500 abitanti in provincia di Sassari, l’accusa di fascismo rivolta al candidato sindaco, Antonello Zanza, già primo cittadino da 2001 al 2006, infiamma la campagna elettorale.

Io Fascista? Non sanno di che parlano

Ad accendere la miccia alcuni post sul suo profilo Facebook, che lo accusano di inneggiare al fascismo e alle SS, insieme alle foto mentre fa il saluto romano. Dalla piazza virtuale a quella del paese, la polemica è rimbalzata sulle pagine de La Nuova Sardegna. L’interessato, medico del 118, però, uomo di destra dalla battuta pronta ma non un nostalgico del Venennio, rispedisce al mittente le accuse di apologia del fascismo e di razzismo. «Stiamo parlando di niente, i miei avversari politici sono preoccupati per le elezioni e si attaccano a episodi goliardici della mia vita privata», replica Zanza parlando di «cazzate» e passa al contrattacco degli avversari. «L’attacco sul giornale porta la firma dell’ex assessore, che si era resa responsabile di affermazioni indegne e ora pretende di farmi la morale», dice Zanza. Il riferimento è a Giovanna Tedde, che all’inizio del 2015, quando era assessore alla Cultura e Politiche giovanili,  aveva affidato ai social un violentissimo post anti-islam in risposta all’ennesimo video in cui veniva raffigurata una decapitazione.

Il candidato sindaco non ci sta: ho anche la maglietta di Che Guevara

Zanza non ci sta. «Depreco Marzabotto come piazzale Loreto, la strage degli armeni come quella dei palestinesi, la Shoah come le foibe», replica il candidato sindaco, «chi mi accusa non sa che l’apologia si fa in pubblico e che un saluto romano fatto per scherzo, a un matrimonio, è solo un gioco». E ancora:  «È forse una notizia il fatto che possegga il fermacarte di Mussolini? Ho anche la maglietta di Putin e Che Guevara, e dunque?. Non mi possono attaccare su altri versanti, i risultati da amministratore sono noti a tutti». Segue l’elenco dei principali successi della sua amministrazione. Sul terreno dei risultati concreti, insomma, l’ex sindaco non teme confronto. «Qualcun altro sì  e mi descrive per quel che non sono, anche se non rinnego me stesso e i valori in cui credo».

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