Travolti dai treni: in aumento il numero di pedoni rimasti uccisi sui binari

21 Apr 2016 19:21 - di Redazione

Pedoni travolti dai treni. Sembra una nuova emergenza. Perchè ormai la conta delle vittime è lunghissima: oltre una persona a settimana infatti ha perso la vita travolta da treni nel solo 2015. Sono morti investiti dai treni  57 ‘pedoni’ e 32 sono rimasti seriamente feriti. Questo secondo i dati preliminari dell’Ansf-Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie presentati al ministero dei Trasporti. Il bilancio degli incidenti gravi è così salito a 89 casi, l’11% in più rispetto all’anno precedente. A Milano, dove è morta la modella Lisa Digrisolo, lo scorso anno sono state investite dai treni otto persone, un cupo bilancio che vede la città al secondo posto dopo Roma (scena di 13 incidenti) e prima di Bergamo e Lucca. E nell’insieme la Lombardia è la regione con il maggior numero di incidenti gravi dovuti alla presenza di persone sui binari: sono stati 18, uno in meno rispetto al 2014. Seguono il Lazio, la Toscana, l’Emilia Romagna e la Campania. “In molti casi questi incidenti, sono dovuti a comportamenti non adeguati alle norme di sicurezza, come purtroppo pare essere accaduto questa mattina”, ha affermato il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, che ha ricordato come negli anni “si è arrivati ad annullare quasi del tutto gli incidenti per cause tecniche”. “Ci diamo l’obiettivo zero incidenti – ha aggiunto – con l’educazione alla prevenzione. Occorre avere norme di comportamento molto attente, e quindi vanno sostenute le iniziative di sensibilizzazione. Sul piano tecnico noi continueremo con l’investimento nella dotazione di nuove tecnologie e di messa in sicurezza, per le quali abbiamo già previsto 2,5 miliardi, e prosegue il programma pluriennale di chiusura e di messa in sicurezza dei passaggi a livello, altro luogo di incidentalità per le persone”. Il direttore dell’Ansf, Amedeo Gargiulo, ha annunciato inoltre una pubblicità progresso per l’educazione ferroviaria e in genere la maggiore attenzione ai treni, “ma non è sufficiente – ha detto – occorre il coinvolgimento di tutti gli attori dello scenario ferroviario, dai gestori alle imprese fino alle istituzioni”.

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