Salvini con Trump: “Potrei fare da collegamento tra lui e Putin”

27 Apr 2016 8:30 - di Redazione

«Se Trump va alla Casa Bianca sarei felice di poter fare da collegamento tra lui e Putin, visto che bisogna collaborare e non sanzionarsi». Il leader della Lega Matteo Salvini risponde dagli Stati Uniti sul suo incontro con Donald Trump, avvenuto a Filadelfia. Lo fa mentre il sito del Daily Beast spara a zero e titola: “Trump aiutato dal ‘razzista’ Salvini, pericoloso rapporto tra estremisti”. Salvini, in effetti negli Usa anche il candidato repubblicano viene definito razzista. Lei non si sente in difficoltà? «E’ contro l’immigrazione incontrollata e contro l’estremismo islamico, altro che razzista», spiega a “la Repubblica“.

Salvini elogia Trump: “Su tante cose la pensiamo allo stesso modo”

Gli viene addebitata anche una certa dose di misoginia. Lo difende anche quando usa toni offensivi nei confronti delle donne? «Ma guardi che che al suo comizio di ieri i due terzi erano ragazze e signore». Non si sarà montato la testa a immaginarsi come possibile “ambasciatore” di Trump? «Certo che no. Lui è di un altro livello, ma è una persona che sicuramente ha combattuto alcune battaglie scomode e giuste come quelle che facciamo noi della Lega in Italia». Quali? Quelle per i muri contro gli immigrati? «Su tante cose la pensiamo allo stesso modo. Per esempio su sicurezza, meno tasse, lotta all’estremismo islamico. Trump dice parole condivise e condivisibili. Ho visto mamme e agricoltori applaudirlo: il popolo. Non è quello che raccontano i giornali in Italia».

“Lui parla di temi veri. Non è come gli altri”

Veramente lo scrivono anche i giornali americani che Trump è l’uomo dei muri. «Come sempre enfatizzano le cose, come in Italia hanno fatto con il voto austriaco». Nega che le posizioni dell’estrema destra austriaca siano filo xenofobe? «E’ stato un voto trasversale. Con Trump, per esempio, in Pennsylvania si sono spostati sessantamila elettori dal partito Democratico a quello Repubblicano. Lui parla di temi veri. Non è come gli altri». E’ un miliardario. Cosa ci fa con il popolo leghista? «E’ uno come noi che ha avuto il coraggio di non farsi finanziare la campagna elettorale da banche, banchieri e petrolieri».

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