Russia, Centro culturale tedesco dichiarato “agente straniero”

28 Apr 2016 15:45 - di Paolo Lami

Un tribunale di Kaliningrad ha bollato come «agente straniero» il Centro culturale Casa russo-tedesca in base a una legge russa del 2012 che impone quest’etichetta alle organizzazioni accusate di essere finanziate dall’estero e impegnate in attività politiche: il Centro culturale Casa russo-tedesca è finanziato da un ente tedesco e, a partire dal 2012 e fino al 2014, il Centro ha ricevuto quasi 30 milioni di rubli, circa 459.000 dollari.
Secondo alcuni osservatori, la decisione è dovuta alle critiche a Mosca mosse da alcuni ospiti del centro culturale. Nel 2014, a un evento del centro, il diplomatico tedesco Daniel Lissner condannò l’annessione della Crimea: «L’annessione della Crimea da parte della Russia è una palese violazione del diritto internazionale che condanniamo assolutamente – aveva detto Lissner – L’attacco della Russia in Ucraina orientale cancella la fiducia che abbiamo costruito nel corso dei decenni». In seguito a queste incaute parole del diplomatico tedesco, il Consolato della Germania a Kaliningrad si era visto costretto a presentare scuse scritte alle autorità.
Fra la presunta attività politica il ministero della Giustizia include anche il fatto che il Centro culturale Casa russo-tedesca, che sta facendo appello alla decisione del Tribunale di Kaliningrad, ha promosso il lavoro di Agnes Miegel, una poetessa tedesca nata a Kaliningrad nel 1879, che firmò un pegno di fedeltà a Hitler e si è poi unito al Partito Nazionale tedesco dei Lavoratori nel 1939: queste attività, secondo il ministero della Giustizia russo, «potrebbe diffondere l’ideologia nazista».
Una targa in memoria di Miegel apparve sulla sua casa a Kaliningrad nel 1992, ma è stata poi rimossa su ordine del procuratore generale in quanto «violava la legislazione sulla attività anti-estremista».
Secondo la legge russa, qualsiasi Ong che beneficia di fondi stranieri e che partecipa all’attività politica deve dichiararsi un agente straniero.

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