Rapine e furti con l’auto della mamma: arrestati 8 giovani nel Torinese

4 Apr 2016 11:07 - di Ginevra Sorrentino

Rapinatori “fai da te”, ma non per questo meno dannosi e pericolosi. Le ultime notizie in materia di imprese malavitose giovanili, arrivano dal Torinese, dove ben due bande di giovani sono state sgominate dai carabinieri di zona. Quale la novità? Si potrebbe obiettare, ed ecco la risposta: la novità – o meglio l’aspetto inconsueto della vicenda – è che in questo caso i malviventi in erba hanno pensato bene di andare a compiere furti e rapine con l’auto della mamma di uno di loro…

Rapine e furti con l’auto della mamma

Rapine, furti con spaccata in esercizi commerciali, truffe, ricettazioni e spaccio di droga: sono queste le accuse accreditate, a vario titolo, nei confronti di otto giovani italiani arrestati nelle scorse ore dai carabinieri della compagnia di Rivoli, nel Torinese, su ordine di custodia cautelare spiccato dal gip Ambra Cerabona. I ladri facevano parte di due diverse bande. I componenti di una, in particolare, utilizzavano l’auto della madre di uno di loro, che veniva semplicemente parcheggiata lontano affinché non fosse identificata, per compiere gli assalti. Un’accortezza necessaria ma non sufficiente per evitare di essere identificati dalle forze dell’ordine che, infatti, hanno avuto modo di mettersi sulle loro tracce e di sgominare le due bande.

Al vaglio anche la posizione di alcuni minorenni

Non solo: da quanto fin qui trapelato dalle indagini si evincerebbe anche che tra gli arrestati figurerebbe un ex dipendente della 3, compagnia telefonica – guarda caso? – presa di mira in una delle “spedizioni punitive” delle bande. L’indagine, coordinata dal pm Sabrina Noce, è stata avviata nell’agosto del 2015 dopo una rapina a mano armata avvenuta a Grugliasco. Quindi, mettendo insieme i tasselli e ricostrunedo un complesso intreccio di personaggi e casi, si è riusciti a tirare le somme e ad arrivare – tra collegamenti e svolte – ai fermi odierni. Oltre agli otto arrestati, infine, resta ancora da definire la posizione attualmente al vaglio di alcuni minorenni, di cui si sta occupando la procura competente.

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