Rampelli: “FdI ha passione civica, loro hanno i soldi. Ma Giorgia può farcela”

30 Apr 2016 16:14 - di Redazione

Fabio Rampelli la scelta di Silvio Berlusconi proprio non la digerisce e la giudica – come già detto da Matteo Salvini e come denunciato dalla candidata di FdI Giorgia Meloni – un favore a Renzi, una riedizione in chiave capitolina del patto del Nazareno. Esclude l’ipotesi che Giorgia Meloni venga esclusa dal ballottaggio e annuncia che FdI schiererà in lista dirigenti giovani e capaci: “Fabrizio Ghera, ex capogruppo in Consiglio comunale, il portavoce romano Andrea De Priamo, l’ex consigliera Lavinia Mennuni, l’ex presidente della commissione Bilancio, Federico Guidi, e diversi consiglieri municipali, tra questi Maurizio Politi e Monica Picca”.

“Abbiamo sperato fino alla fine – dice Rampelli a Romatoday.it – che Berlusconi prendesse la decisione più naturale: rimanere in un’alleanza di centrodestra con Fratelli d’Italia e con la Lega di Salvini. E invece ha scelto di arrestare un processo di rinnovamento del centrodestra di cui l’Italia ha bisogno, la scelta più improvvida”. L’appoggio a Marchini, continua, “favorisce oggettivamente sinistra e Pd, se così non fosse, se fosse vero che Berlusconi è ancora contro Renzi, Marchini e Forza Italia dovrebbero convergere su di noi. Piuttosto stiamo assistendo a un maldestro tentativo di impedire che Giorgia Meloni vada al ballottaggio. Cosa che a nostro avviso non riuscirà”.

Infine, ribadisce,  “Marchini è un uomo intimamente legata alla sinistra. Solo tre anni raccoglieva le firme per partecipare alle primarie del Pd a Roma, ha contribuito al salvataggio del quotidiano l’Unità, e ha fatto parte del cda della Fondazione Italiani Europei, di Massimo D’Alema. Direi che può bastare”.  Rampelli respinge l’accusa a Giorgia Meloni di rappresentare l’estrema destra: “Noi non siamo mai stati di estrema destra, non mi risulta che nessuno ci apostrofi così. Siamo sempre stati una destra moderna, europea, determinata e non disponibile a negoziare sui valori”. 

Incontrando i giornalisti nella sede del comitato elettorale di Giorgia Meloni all’Eur, Fabio Rampelli  ci tiene a sottolineare – come riportato da Repubblica – che la campagna di Fratelli d’Italia è basata su militanza ed entusiasmo: “Noi combattiamo a mani nude. Sono mesi che la città è tappezzata dalle immagini di Marxini, ci chiediamo quanto abbia speso finora, ma siamo ancora più preoccupati di ciò che potrebbe capitare ora con la convergenza di Berlusconi. Due degli uomini più ricchi d’Italia sembrano interessati a mettere le mani su Roma. Noi rispondiamo con la presenza capillare e la passione civica”.
 

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