Petrolio & affari di governo: mozione di sfiducia unica da FI, Lega e Fratelli d’Italia

2 Apr 2016 16:14 - di Redazione

Le opposizioni procedono unite nel chiedere al presidente del Consiglio di fare le valigie. Il governo Renzi ha superato ogni limite, il premier, come sta facendo in queste ore di bufera sullo scandalo del petrolio,  non può auto-assolversi scaricando le responsabilità sulla testa di un singolo ministro. Anche Forza Italia è pronta a dare battaglia con una propria mozione di sfiducia al Senato «in accordo con la Lega e Fratelli d’Italia». Giorgia Meloni aveva già dato il via libera a “scrivere” la mozione di sfiducia insieme a Salvini, tentato a sua volta dalle aperture grilline. «Caro Matteo,Fratelli d’Italia c’è. Renzi, l’utile idiota di banche e poteri forti, va mandato a casa subito», ha scritto su Twitter la leader di Fratelli d’Italia. Ora Forza Italia, sulle prime in posizione attendista, scioglie le riserve. «Con la sua proverbiale faciloneria il presidente del Consiglio Matteo Renzi sta provando a uscire dalle sabbie mobili in cui si è cacciato il governo attribuendo tutte intere le responsabilità all’ormai ex ministro Federica Guidi», ha detto il presidente dei senatori azzurri Paolo Romani annunciando la mozione di sfiducia. «Invece esistono precise responsabilità collegiali di un esecutivo, specie quando si chiede la fiducia, esponendo il Parlamento al prendere o lasciare. Una pratica, cui fare ricorso in via eccezionale, divenuta con Renzi una prassi»

Alla Camera mozione di sfiducia unitaria

Alla Camera Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega annunciano una mozione di sfiducia unitaria: Renzi vada a casa, sarà un bene per l’Italia e per gli italiani. «Il governo guidato da Matteo Renzi non è in grado di rispondere alle emergenze che il nostro Paese è chiamato ad affrontare. La sua politica economica si è rivelata del tutto fallimentare, condita da mance elettoralistiche, dall’imbroglio del Jobs Act, dall’aumento della cattiva spesa pubblica, del debito e della pressione fiscale. Il governo si è fatto notare più che altro per i suoi incredibili conflitti di interesse. Su tutti quello della ministra Boschi, coinvolta direttamente insieme a suoi familiari nella vicenda banca Etruria e negli sciagurati provvedimenti sul sistema bancario che l’esecutivo ha approvato in questi mesi» con una nota congiunta i capigruppo a Montecitorio di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia,  Renato Brunetta, Massimliano Fedriga e Fabio Rampelli, hanno confermato l’unità di intenti sulla rinchiesta di dimissioni all’esecutivo. «Al momento ha pagato solo la Guidi, ci chiediamo cosa faccia ancora al suo posto la ministra Boschi che all’emendamento “incriminato” ha dato il via libera con tanto di firma».

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