Marchini è certo: “A Roma qualche candidato di centrodestra si ritirerà…”

3 Apr 2016 8:24 - di Redazione

«Il tema per tutti non è fare un passo indietro ma farne due avanti verso la vittoria e la costruzione di qualcosa di nuovo, politicamente innovativo e di prospettiva. Con tré candidati più Storace si rischia di mettere in scena la nera dell’ego. E lo dico da esperto della materia». Quindi, aggiunge, «di quattro candidati ne rimarranno in campo al massimo due». Nel giorno dell’inaugurazione del quartier generale della sua lista col «Grande cuore», Alfio Marchini lancia un segnale chiaro. Che ha, come punto d’arrivo, una ricomposizione dell’area moderata che corre per Roma. E che porti a meno candidati di quelli che ci sono. Il sondaggio di Pagnoncelli sul «Corriere della Sera» la da’ lontano dal ballottaggio. Sempre se i blocchi rimarranno questi. Ma rimarranno questi? «I sondaggi non sono ancora attendibili soprattutto per candidati civici, che non hanno un marchio come i partiti nazionali. E consideri che non abbiamo ancora presentato le liste».

Ci saranno novità tra i candidati? «Il quadro si semplificherà nei prossimi giorni».

Come sta preparando la campagna? «Tre anni fa feci una scelta di campo equidistante da tutti, con un avversario ben definito che era Alemanno. Fu una campagna più semplice». E oggi? «Dal giorno delle dimissioni di Marino, sto cercando di contribuire a costruire a Roma una alternativa al M5S e al Pd che abbia il segno della discontinuità. E ci sono ancora tutte le condizioni e il tempo per realizzare quel progetto». Chi sono gli elettori di Marchini? «Tre anni fa erano per il 70% di area ex centrosinistra. Oggi per l’8o% vengono dall’area ex centrodestra. Aver mantenuto lo stesso livello di consensi è stato miracoloso. Ora va completata l’opera». Difficile, con così tanti moderati in campo… Non le pare? «È giunto il tempo del dialogo e del buon senso. Non mi considero un moderato ma un estremista del buon senso. E questo buon senso lo utilizzerò per garantire a Roma un governo solido e il più ampio possibile». Quindi vuole riunire il centrodestra? «La realtà ci dice che centrodestra e centrosinistra sono esplosi. Erano vecchi schemi ormai superati. Bisogna andare oltre. Il civismo deve ossigenare la politica perché questa è l’ultima speranza contro il populismo».

“Non credo ci sia in Italia uno spazio per una grande forza lepenista”

Berlusconi-Marchini contro Meloni-Salvini? «Credo piuttosto che sia giunto finalmente il tempo di far nascere una destra liberale e sociale che si confronti con una sinistra progressista. Siamo ancora alla politica degli ex. A prescindere dal fatto che siano fascisti, ex comunisti o ex democristiani…».

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