Ingoia banconota falsa da 100 euro per evitare l’arresto. Acciuffato

6 Apr 2016 17:00 - di Francesca De Ambra

I proverbi ci hanno insegnato che si può ingoiare un rospo ma la realtà, che sovente supera anche la fantasia, ci dice si può trangugiare anche una banconota falsa pur di evitare (senza riuscivi) un arresto. È successo a Pozzuoli, alle porte di Napoli, all’interno di uno studio dentistico. Qui, infatti, confusi tra i pazienti in attesa, stazionavano anche due carabinieri in borghese liberi dal servizio che aspettavano il loro turno. Un giorno come tanti, insomma, con la solita aria di tensione mista rassegnazione che solitamente si respira nell’anticamera di un dentista.

È accaduto a Pozzuoli (Na) nello studio di un dentista

Fino a quando non si è presentato all’accettazione un uomo ben vestito, distinto, che con aria disinvolta si è rivolto alla segretaria dicendole di venire dal negozio proprio sotto allo studio e chiedendole di cambiarle una banconota da 100 euro. La segretaria ha preso la banconota e l’ha infilata, per testarne l’autenticità, nell’apposita macchinetta. E bene ha fatto perché il biglietto verde era più fasullo di un culo di bottiglia. I falsi 100 euro sono stati quindi restituiti al presunto truffatore che li ha rimessi in tasca senza battere ciglio e senza neppure mostrare un minimo di sorpresa per una cosa tanto inusuale.

Corpo a corpo con i carabinieri per masticare la banconota

Ma lo spacciatore (presunto) non aveva messo in conto la scalogna dei due carabinieri in fila per sedersi davanti al trapano del dentista. I due militi avevano infatti assistito alla scenetta restandone ovviamente insospettiti. Sono quindi scesi   per seguire l’elegante truffatore e, naturalmente, per fermarlo. Quando si sono qualificati, l’uomo ha subito realizzato che per uscirne indenne avrebbe dovuto far sparire il corpo del reato, cioè la banconota fasulla. E come si può far sparire un pezzo di carta non avendo a disposizione un camino e neppure un fiammifero per mandarlo in fumo? Semplice, mangiandolo. E così ha fatto il truffatore, che per avere il tempo di masticarlo ha finto pure di ingaggiare una colluttazione con i carabinieri per poi buttarsi per terra. Ma non gli è servito. Anzi, ha aggravato la sua posizione perché oltre che per il tentato spaccio di moneta falsa – ricostruita dai carabinieri con le le dichiarazioni di tutti gli interessati – l’uomo (risultato con numerosi precedenti penali per reati specifici) è finito in manette anche per resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

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