Immigrati, ma davvero Alfano non sa che la “polizei” sale già sui treni a Trento?

28 Apr 2016 16:04 - di Antonio Pannullo

Brennero e non Brennero: tiene banco in Italia la sacrosanta decisione dell’Austria di difendersi dai clandestini: e tutti, nel Belpaese, a correre in soccorso di Renzi e Alfano per il brutto gesto di Vienna. Addirittura i giornali e le televisioni italiani sostengono, neanche troppo tra le righe, che essendo l’Austria in campagna elettorale, avrebbe montato ad arte questa storia del clandestini che per ora, al Brennero, non si sono ancora visti. Intanto i clandestini arriveranno e come, e l’Italia sarà impreparata come sempre. Poi ricordiamo ai nostri grandi massmedia che sta per iniziare l’estate, che che le partenze dal Maghreb si intensificheranno, arriveranno a decine di migliaia, e questo non vuol dire cavalcare la paura, ma semplicemente analizzare la realtà. Tornando alle dichiarazioni contro l’Austria, in particolare dei ministri Alfano e Gentiloni, è mai possibile che il ministro dell’Interno Alfano ignori che già da mesi la polizia austriaca sale sui treni diretti in Austria a Trento (non al confine o in Alto Adige, ma a Trento) – immaginiamo d’accordo con le autorità italiane –   per controllare i passeggeri? Dal tono delle dichiarazioni Alfano, pare proprio che sia così: «Quello che accade al Brennero è inaccettabile perchè non soltanto è contro le regole dell’Unione Europea sula libera circolazione ma è contro la logica e il buonsenso: siamo al minimo storico nei flussi di attraversamento tra Italia e Austria», ha detto il ministro dell’Interno.

Alfano non sa neanche che sta arrivando l’estate…

Che oltre al fatto che la polizei salga sui treni in Italia, non tiene neanche conto del fatto che l’arrivo della primavera e la chiusura della rotta balcanica fondano i nuovi timori dell’Europa sull’emergenza profughi, e per questo l’Austria agisce preventivamente mantenendo la linea dura e annunciando controlli serrati al Brennero, dove farà ricorso ai militari. Insomma, che l’Italia possa finire nuovamente al centro del fenomeno migratorio è chiaro da tempo: ma in questi ultimi giorni il dibattito in proposito si è intensificato. «Visto che i confini esterni dell’Ue non vengono efficientemente tutelati l’Austria a breve metterà in sicurezza i suoi confini», aveva detto il ministro Peter Dosozil, annunciando a breve «controlli serrati sul Brennero, anche con soldati». Mentre il ministro dell’Interno Johanna Mikl-Leitner aveva affermato al Muenchener Merkur: «Sappiamo che nei prossimi giorni il tempo migliorerà e che centinaia di migliaia di persone si metteranno in cammino». I cittadini affronteranno con pazienza le presumibili code sul valico, in cambio di sicurezza e stabilità, è il ragionamento austriaco. Nulla di fatto in serata nel confronto tra i  ministri degli Interni dei due Paese: «Abbiamo evitato fino ad ora una crisi e la chiusura del Brennero», ha proclamato al termine dell’incontro con il collega austriaco. «È definitivo? – ha aggiunto – bisogna lavorarci sopra. Da parte nostra dobbiamo evitare che ci sia un transito e da parte austriaca essere ragionevoli per evitare quel blocco che farebbe un enorme danno al turismo di entrambi i paesi, all’import-export e al transito per ragioni di lavoro». E ha aggiunto: «Abbiamo detto no al controllo da parte della polizia austriaca sui treni in territorio italiano»…

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