Immigrati, l’Austria umilia Renzi: «Faremo noi i controlli al Brennero»

27 Apr 2016 13:09 - di Giacomo Fabi
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«Non sono certo felice del blocco sul Brennero, ma finché le frontiere esterne della zona Schengen non funzionano, dobbiamo mettere in sicurezza i nostri confini nazionali. Spero che sia solo una misura temporanea. L’Austria non ha alternative: bisogna fermare la corrente. Altrimenti saranno gli altri Paesi che rimprovereranno a noi di farla passare».A parlare, in un’intervista al Corriere della Sera, è Norbert Hofer, candidato del Partito della libertà ma soprattutto autentico trionfatore (circa il 35 per cento dei consensi) alle presidenziali austriache.

L’era Hofer in Austria è già cominciata

La vittoria di Hofer al primo turno si è concretizzata proprio grazie al tema dell’immigrazione costringendo il governo socialdemocratico austriaco a rivedere le proprie posizioni aperturiste e a correre ai ripari. Come intenderà muoversi ora Vienna è presto detto: le quattro corsie autostradali saranno separate e sarà imposto il limite di velocità di 30 all’ora. Nell’area dove verranno svolti controlli personali e controlli a vista si dovrà procedere a passo d’uomo. Per quanto riguarda poi i controlli a bordo dei treni internazionali – vero motivo di attrito con il governo italiano -, Vienna pretenderebbe di affidare a proprie pattuglie l’accesso ai convogli sin da Fortezza, in territorio italiano. Ove mai non fosse possibile, l’Austria non esclude di erigere alla frontiera un vero e proprio recinto, a destra ed a sinistra dell’asse viario lungo le pendici montane. Vienna, dunque, subordina la realizzazione del recinto alla disponibilità italiana di istituire al Brennero zone cuscinetto e strutture di assistenza.

Gasparri: «Vienna ha ragione, non possiamo accogliere tutti»

Sulla tensione italo-austriaca è intervento Maurizio Gasparri, per il quale Hofer «ha perfettamente ragione». Se l’Italia – ha aggiunto il vicepresidente del Senato – «continua a trasportare clandestini dall’Africa, i Paesi confinanti hanno tutto il diritto di controllare le proprie frontiere. È inutile fare campagne di criminalizzazione e di insulti nei confronti dell’Austria». L’esponente forzista nonni nasconde i possibili danni che i maggiori controlli al Brennero possono creare danni alle attività economiche e commerciali italiane. «Ma ci si chieda – ha osservato – qual è la causa di questo atteggiamento, ieri della Francia a Ventimiglia, oggi dell’Austria al Brennero: la politica di arrendevolezza di Renzi e del Pd nei confronti dell’immigrazione. Abbiamo trasformato la Marina in un’agenzia di trasporti per tutti quelli che, da ogni parte dell’Asia e dell’Africa, vogliono venire in Europa e ci meravigliamo di essere giudicati pericolosi dai nostri confinanti? Prima di criticare gli altri – ha concluso Gasparri -, correggiamo la nostra politica».

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