E Vauro continua a irridere i morti. Una vignetta su Casaleggio scatena la rete

12 Apr 2016 17:48 - di Giacomo Fabi

Una vignetta con un Beppe Grillo come un pupo siciliano cui hanno tagliato i fili. Un burattino senza più burattinaio. La matita è quella di Vauro Senesi, già storico vignettista del Manifesto passato da qualche anno al Fatto quotidiano diretto da Marco Travaglio, che ha voluto sintetizzare così il futuro dell’ex-comico dopo la prematura morte di Gianroberto Casaleggio, l’uomo che dei Cinquestelle rappresentava l’identità più remora, la chiave d’accesso e di interpretazione ai (e dei) segreti del Movimento.

La vignetta di Vauro scatena polemiche sui social

La vignetta sta scatenando un inferno polemico sui social. E non solo da parte dei grillini: «Odio Grillo e il M5s – scrive infatti un utente – e amo la satira, e anche le sue vignette. Però questa è decisamente fuori luogo, non si scherza con la morte in questo modo, è oltremodo irrispettoso». Un’ostilità decisamente nuova per Vauro, da tempo abituato a duellare con il centrodestra in combattimenti impari in cui motivazioni e critiche del tutto simili a quelle lamentate oggi dagli esponenti dei Cinquestelle venivano puntualmente accolte da frizzi e lazzi in nome di una malintesa libertà di satira.

L’infame precedente sulla morte di Fabrizio Quattrocchi

Esattamente quel che accadde all’indomani della barbara esecuzione di Fabrizio Quattrocchi, morto dopo aver gridato «ora vi faccio vedere come muore un italiano vero» in faccia ai suoi boia islamisti, che lo avevano rapito in Irak insieme a tre connazionali. Quattrocchi lavorava come agente di sicurezza privata e la sua morte provocò una grande emozione in Italia. Non ne restò invece toccato Vauro, il quale disegnò una banconota a mezz’asta sotto il titolo “Morire per denaro”. Un modo, neanche troppo coperto, per tentare di sporcare il sacrificio di un giovane italiano di Sicilia che aveva avuto il coraggio di pensare alla sua patria di fronte al mitra pronto a crepitare contro di lui. Ma torniamo all’oggi: a guastare irrimediabilmente i rapporti tra Vauro e Grillo fu l’alleanza in Europa tra l’Ukip (estrema destra inglese) di Nigel Farage e il M5S. Il vignettista la sintetizzò accostando Grillo a Hitler. Oggi la replica, con Vairo che ritrae un Grillo-burattino accartocciato su se stesso dopo la morte di Casaleggio. Si può scommettere che la telenovela tra i due è solo all’inizio.

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