«Ora tocca alla Germania»: sul web minaccioso proclama dell’Isis 

30 Mar 2016 19:27 - di Laura Ferrari

Ora l’Isis si prepara a colpire la Germania. Bild online pubblica un messaggio di propaganda che circola in rete dalle 14.30 di oggi, nel quale è ritratto un fotomontaggio dell’aeroporto di Colonia-Bonn e di scene dell’attentato a Bruxelles con lo slogan: “Quello che hanno fatto i tuoi fratelli in Belgio puoi farlo anche tu”. Il sito di Bild scrive che il fotomontaggio sarebbe stato confezionato da combattenti Isis di lingua tedesca in Siria e Nord Iraq e suggerirebbe un appello all’imitazione dell’ attentato compiuto all’aeroporto Zaventem di Bruxelles. La propaganda d’odio si arricchisce di un secondo fotomontaggio, con la cancelleria di Berlino in fiamme, un terrorista mascherato, un panzer sovietico della seconda guerra mondiale e una bandiera Isis. Slogan: “Germania campo di battaglia”. Non è la prima volta che messaggi di questo genere vengono pubblicati sulla rete.

In Germania sventati undici attentati negli ultimi anni

Attualmente la Germania accoglie 494mila tra rifugiati riconosciuti e richiedenti asilo, un serbatoio  potenziale dove il terrorismo islamico potrebbe attingere. Secondo quanto riferito nei giorni scorsi dal capo della polizia criminale federale (Bka) Holger Muench all’emittente pubblica Bayerischer Rundfunk, undici attentati dall’inizio del nuovo millennio sono stati evitati dal lavoro dei servizi di sicurezza tedeschi in collaborazione con servizi alleati. Tra questi, un attentato al mercatino di natale di Strasburgo nel 2000, al centro ebraico di Berlino nel 2002, all’ex primo ministro iracheno Ijad Allawi nel 2004 durante la visita a Berlino, un attentato suicida nel 2005, attacchi alla stazione centrale di Bonn nel 2012 e 2013 come altre azioni mirate contro istituzioni degli Usa in Germania. «Dai fatti del passato possiamo vedere come l’integralismo islamico sia stato ben presente anche in Germania – ha detto Muench – però non è stata solo fortuna, c’è stato anche un buon lavoro degli uomini della sicurezza». Per il capo della Bka «si resta molto all’erta» perché «Europa e Germania sono al centro degli obiettivi del terrorismo islamico e c’è un elevato rischio di attentati». La polizia criminale sta indagando al momento su possibili piste tedesche in relazione agli attentati di Bruxelles, ma finora gli investigatori hanno potuto accertare «che la Germania sia stata utilizzata come Paese di transito, senza collegamenti diretti». Persone pericolose ci sono anche in Germania, ha concluso Muench: «Ne contiamo 470 al momento e il loro numero è molto cresciuto negli ultimi anni», ha detto.

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