Terrorismo, il Califfo promette altro sangue. Tutta l’Europa sotto tiro

22 Mar 2016 17:05 - di Redazione

Il terrorismo promette altro sangue. Ecco intanto il riepilogo dell’orrore di Bruxelles. “Il Belgio è stato colpito perché parte della coalizione internazionale”. Così l’Isis, secondo quanto riporta il Site, ha rivendicato gli attentati all’aeroporto e alla metro di Bruxelles che, secondo l’ultimo bilancio, hanno ucciso 34 persone e ne hanno ferite 130, tre delle quali italiane. A poco più di quattro mesi dagli attentati di Parigi e a pochi giorni dall’arresto a Bruxelles della ‘primula rossa’ Salah Abdeslam, considerato la mente degli attacchi in Francia, nel mirino è finita proprio la capitale belga, sede delle principali istituzioni europee. Terrorismo brutale. Due ordigni sono esplosi nella hall dell’aeroporto di Zevantem, facendo 14 vittime, e un’altra esplosione ha colpito la stazione della metropolitana Maalbeek, a pochi passi dalla sede della Commissione europea: 20 i morti. L’ambasciatore italiano Grassi parla di tre connazionali rimasti colpiti, ma nessuno in modo grave. Gli attentati sono stati rivendicati dall’Isis che minaccia anche altre operazioni in Europa. Nello scalo aereo l’attacco è avvenuto nella hall delle partenze, completamente devastata: secondo fonti Usa ha agito almeno un kamikaze e una bomba potrebbe essere stata messa in una valigia. Scene di panico fra i passeggeri, subito evacuati e guardati a vista da un cordone delle forze di sicurezza. Trovati anche un kalashnikov ed un giubbotto inesploso, gli artificieri hanno fatto brillare un pacco sospetto mentre la polizia proseguiva le ricerche di altri terroristi o loro fiancheggiatori all’interno dello scalo. Scene di disastro e disperazione anche alla fermata della metropolitana colpita nell’attacco, con immagini shock del vagone sventrato, in brandelli le porte del convoglio e gli interni, e alcune persone ancora bloccate in stazione. Il Belgio ha risposto al terrorismo decretando tre giorni di lutto nazionale. Ha chiuso le frontiere e interrotto i collegamenti ferroviari, schierando anche i militari nelle strade, mentre si susseguono gli allarmi per eventuali nuovi attacchi: allerta bomba all’ospedale di Saint-Pierre, dove sono state ricoverate diverse persone ferite negli attentati di stamane e dove era stato ricoverato Salah Abdeslam dopo la sua cattura. Un allarme ha interessato anche il Palazzo Reale, e sono state evacuate per ragioni di sicurezza l’università di ULB a Bruxelles, la centrale nucleare di Liegi e un cinema ad Anversa. La polizia ha diffuso una foto dei tre presunti attentatori all’aeroporto di Zaventem: due sono vestiti in abiti scuri e secondo gli inquirenti potrebbero essere morti nell’attentato, mentre il terzo con una giacca chiara e un cappello è tuttora ricercato e, come è accaduto nei giorni successivi alle strage di Parigi, la Procura ha chiesto ai media di non pubblicare alcuna informazione sulle operazioni in corso. L’allerta è altissima anche in tutte le capitali del Continente: a Parigi evacuata la gare du Nord per un falso allarme per un pacco sospetto, innalzate le misure di sicurezza anche negli aeroporti italiani. Leader occidentali compatti nella solidarietà ai belgi, Obama da Cuba assicura che ‘possiamo sconfiggere il terrorismo, e lo sconfiggeremo’, ma ‘dobbiamo stare uniti’. Da Roma, il capo dello Stato Mattarella invita ad affrontare la sfida al terrorismo con una comune strategia. Il comune di Parigi decide di illuminare stasera la Tour Eiffel con i tre colori del Belgio, il premier Valls ed il ministro dell’Interno Cazeneuve premono per un’immediata adozione del Pnr, il registro dei passeggeri aerei. A Londra, una bandiera belga a mezz’asta sventola su Downing Street. E si moltiplicano le offerte d’aiuto anche sui social network si attivano per essere d’aiuto a chi voglia far girare informazioni sui propri cari che possano essere stati coinvolti dagli attentati.

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