Strappo nel centrodestra a Torino: la Lega corre con un suo candidato

17 Mar 2016 10:12 - di Ginevra Sorrentino

La rottura di Roma ha immediate conseguenze sulle comunali di Torino: a neanche 48 ore dai riassetti delle candidature capitoline, la Lega Nord si riposiziona sul fronte del centrodestra anche sotto la Mole.

Torino, lo strappo di Salvini

«Osvaldo Napoli è una brava persona, ma non un candidato valido», ha rilanciato Matteo Salvini scaricando di fatto il candidato sindaco di Forza Italia a Torino e rimescolando le carte delle proposte al tavolo da gioco elettorale. «Mi dispiace avere un po’ litigato con Silvio Berlusconi in questi giorni: gli avevo chiesto di candidare persone nuove, ma lui fa fatica a capire come questo sia importante», sottolinea il leader del Carroccio in merito alla discussione in corso nel centrodestra, entrata nel vivo delle candidature con lo sparigliamento delle carte venuto dalla discesa in campo di Giorgia Meloni nell’agone per l’elezione a sindaco di Roma. Non solo: oltre a bocciare la proposta torinese venuta dal leader azzurro, Salvini lancia anche la candidatura di Alberto Morano, notaio torinese di 58 anni. «È la persona giusta. Noi della Lega non imponiamo nulla a nessuno, ma per adesso non vedo alternative…».

Riportare il centrodestra a Torino

E lo strappo all’ombra della Mole si consuma dopo l’incontro di Salvini proprio con Morano. Un faccia a faccia, nello studio del notaio a Venaria Reale, in cui si è parlato di sicurezza e di sprechi: i temi scelti dalla Lega per «una campagna elettorale che possa riportare il centrodestra a Torino». «Noi della Lega non imponiamo nulla a nessuno – aggiunge il numero uno del Carroccio – ma per adesso non vedo alternative…». Un innesco politico, quello delle bocciature e delle nuove proposte di candidature al vaglio, che ridisegnando lo schema delle «coalizioni di centrodestra alternative», potrebbe riguardare anche Novara, altra città su cui continua ad andare avanti il braccio di ferro tra Lega e Forza Italia. Che da un lato «continua a lavorare per una coalizione unita e la più ampia possibile» per Torino, con il suo coordinatore piemontese, Gilberto Pichetto; dall’altro, non risparmia le critiche e le frecciate allo storico alleato con Napoli.

Torino, la mediazione di Fratelli d’Italia

«Salvini porta il centrodestra alla sconfitta illudendosi di raccoglierne la leadership», sostiene il candidato forzista Napoli, che dà appuntamento al leader del Carroccio al 7 giugno, «quando avremo contato i voti di Morano e i miei». Sullo sfondo delle contrattazioni e delle rinegoziazioni, poi, la “battaglia” per il candidato sindaco di Novara e il tentativo di Fratelli d’Italia di trovare una mediazione. «Lavoro per un’unità del centrodestra in extremis – dice Maurizio Marrone, che di FdI è capogruppo in Regione Piemonte e al Comune di Torino –. Il convegno di sabato mattina (a Torino, ndr) potrebbe essere ancora l’occasione in zona Cesarini per non spaccare un centrodestra che a Torino può vincere solo unito».

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