Salvini e la rottamazione: “Con Berlusconi gente di vent’anni fa…”

18 Mar 2016 8:19 - di Redazione

Matteo Salvini, il centrodestra è diviso ovunque tranne che a Milano… «E ne sono felice». Che sia diviso? «No, che a Milano sia unito. Diciamo che abbiamo avuto una buona dose di quello che Sacchi chiamava fattore C. Perché abbiamo trovato subito un candidato che è preparato, ha un programma serio e lo sa pure esporre. Per questo domani mattina, insieme con duemila milanesi, sarò al Dal Verme ad applaudire Stefano Parisi», spiega il leader della Lega a “Il Secolo XIX“.

Salvini elogia il centrodestra unito a Milano

Curioso: il centrodestra è compatto solo nell’unica città dove può davvero vincere. Compresi i «traditori», parole sue, dell’Ncd… «Intanto, sulla scheda il simbolo dell’Ncd non ci sarà. E poi quello è un partito con due anime, a Nord e a Sud, con atteggiamenti politici e mentali ben diversi. I loro esponenti di Milano non sono quelli di Roma o di Napoli». Insomma, Lupi è meglio di Alfano? «Difficile essere peggio di Alfano. Comunque ricordo che la Lega governa la Lombardia insieme all’Ncd. E poi non è vero che Milano sia l’unica città dove ce la giochiamo». Restiamo lì, però. A Milano può nascere il nuovo centrodestra? «Milano è sempre stata un laboratorio politico e ha sempre anticipato i tempi. Oggi la contrapposizione destra-sinistra non ha più senso».

Salvini: “Il centrodestra di domani o avrà forme diverse o non esisterà”

Cos’ha che non va Osvaldo Napoli per Torino? «Napoli lo conosco, è una bravissima persona. Ma è membro dell’Anci che, presieduta da Fassino, ha avallato la grande rapina di Renzi ai danni dei Comuni italiani. Il candidato della Lega è Alberto Morano, che è competente, serio e motivato». Nessuno ha capito perché per Roma non le piaccia Bertolaso. «Gli avevo chiesto di correre, vero. Dopo averaccettato si è affrettato a dire che i rom, poverini, vanno aiutati, e che se non si fosse candidato con noi avrebbe votato Pd. Allora lo fai apposta!». A Roma la Meloni andrà al ballottaggio? «Io dico di sì. Spero che sulla sua candidatura convergano Storace e la Pivetti. E anche Bertolaso, magari dopo aver fatto due conti. Credo che la Meloni con Giachetti se la possa giocare». C’è anche la grillina Raggi… «Davo per scontato che passi al secondo turno». Resta l’impressione che lei sbatta la porta in faccia a Fi. «No. Preferisco sempre correre insieme. Come succederà a Grosseto e a Bolzano, ad esempio, e come spero capiti a Bologna e a Novara. Io lavoro per unire. Però la Lega ha rinnovato il suo personale politico e credo che Fi farebbe bene a fare lo stesso. Non polemizzo con Berlusconi, ma intorno a lui ci sono personaggi inadeguati, fermi a vent’anni fa».

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