Renzi prende in giro Bassolino: “Chi perde non scappi con il pallone”

13 Mar 2016 8:02 - di Redazione

Matteo Renzi parla alla platea di giovani democratici da formare, Classedem. Quando tocca fare domande, nessuno che gli chieda delle primarie. Un po’ marzulliano se la fa lui e da anche una risposta. Molto renziana. Da un colpo a Antonio Bassolino, ma ammette che qualche «irregolarità c’è stata». Difende soprattutto a spada tratta le primarie, ma ammette: «A Napoli il problema non sono le primarie, ma Napoli». Cioè la partita è dura. «Fanpage ha fatto un’operazione giornalistica positiva. Memore dei precedenti napoletani quando ho visto le immagini mi sono preoccupato. Ci sono state delle irregolarità, è evidente, la soluzione è che si valutino i ricorsi senza dare per scontato che chi ha perso vinca e viceversa. Ma non si usino questi ricorsi come scusa per chi ha perso per dire che ha vinto», si legge su “Il Corriere del Mezzogiorno“.

Renzi mette da parte i sogni di Bassolino

Su un punto il premier-segretario non è disposto a indietreggiare neanche di un millimetro. «Si possono mettere in discussione le regole, ma non le primarie — spiega —. Perché l’alternativa sono i capibastone di una volta. Farne a meno, significa fare un passo indietro». Poi entra ancor di più nella vicenda napoletana. «Che è complicata non per le primarie, ma per Napoli che ha bisogno di ripartire dopo vent’anni di blocco. Bagnoli, Napoli est e ancora Apple, Cisco, le Universiadi grazie a Enzo De Luca, i soldi rimessi su Pompei. Tutto è il segno che Napoli e la Campania hanno tutto per ripartire. Ora si valuteranno i ricorsi delle primarie, ma dal giorno dopo l’ultimo pronunciamento, l’obiettivo del Pd regionale è quello di lavorare al fianco di Enzo, che è stato assolto in secondo grado e va avanti con determinazione anti personaggetti. E tutti insieme, se il risultato sarà confermato, dobbiamo lavorare con Valeria. Andiamo a restituire speranza di cambiamento ad una città che non vuole perdere tempo con le nostre beghe».

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E non finisce ancora: «Napoli è un’enorme possibilità, se usciamo dal nostro ombelico e dalle nostre discussioni interne. Se qualcuno dei nostri ha avuto atteggiamenti non consoni arriveranno provvedimenti severi, ma senza sparare nel mucchio. La democrazia è così, può non funzionare, ed è giusto sanzionare, ma quello che trovo insopportabile è che chi perde, come è accaduto a Genova, poi fa perdere la Liguria, mi riferisco a Cofferati».

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