È morto il “papà” di Cicciobello, la star mondiale di origine bergamasche

8 Mar 2016 11:52 - di Monica Pucci

Il “papà” di uno dei bambolotti più celebri e amati dai bambini di tutto il mondo, il “Cicciobello” che riproduce un neonato a grandezza naturale, è morto a 87 anni all’ospedale Gavazzeni di Bergamo. Silvestro Bellini, originario di Adrara San Martino (Bergamo), abitava a Sarnico (Bergamo) e, assunto come modellatore alla “Sebino” di Cologne (Brescia), nel 1962 fu il primo a disegnare la bambola poi divenuta nota in tutto il mondo. «Mi ispirai al volto di un neonato bergamasco», aveva raccontato tempo fa al quotidiano L’Eco di Bergamo, che oggi riporta la notizia della sua scomparsa. Il successo di Cicciobello fu tale che l’azienda di giocattoli arrivò ad avere fino a 550 occupati. La produzione alla Sebino terminò nel 1984, poi il marchio e gli stampi passarono prima alla Migliorati Giocattoli di Pavone Mella, sempre nel Bresciano, e poi alla Giochi Preziosi di Cogliate, in Brianza. Bellini si era formato all’Accademia Carrara di Bergamo e aveva lavorato come artista disegnatore anche negli Stati Uniti e in Austria. “Cicciobello” riproduce un neonato di pochi mesi a grandezza naturale, permettendo così ai bambini di imparare attraverso il gioco a prendere confidenza con il ruolo di genitore. Ha i capelli biondi, gli occhi celesti e due guancette rosse. Indossa una tutina azzurra. Ha sempre un ciuccio in bocca, se gli viene tolto piange. Cicciobello si afferma ben presto come simbolo di intere generazioni di bambini, tanto da venire successivamente proposto in numerose varianti. Il bambolotto gode tuttora di fama e diffusione.

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