Germania, boom della destra anti-migranti (e anti-Merkel) della “Le Pen tedesca”

13 Mar 2016 18:43 - di Antonio Marras

In dodici milioni al voto, con la Merkel sul banco degli accusati e un risultato sorprendente, ma solo per chi non conosce il quadro politico della Germania dove la destra radicale vola, stando agli exit poll, proprio nella sua componente populista e anti-immigrati rappresentata da Alternative fuer Deutschland dell’emergente “Marine Le Pen tedesca”, Frauke Petry, che, come da previsioni, ha riscosso molti voti nei tre Laender in cui si è votato oggi, riuscendo ad entrare nei tre Parlamenti regionali. In Sassonia-Anhal ha ottenuto il 21,5%, nella Renania-Palatinato il 10 e in Baden-Wuerttemberg il 12,5. Cifre importanti, che preoccupano Angela Merkel, in particolare sul tema di più stringente attualità: la crisi dei rifugiati.

Il voto nei tre lander

Nella Renania-Palatinato, stando agli exit poll, sarebbe in vantaggio l’SPD con il 37,5%. Al secondo posto la Cdu con il 33%. A seguire Afd con il 10, i Liberali con il 6,5, i Verdi con il 5. Non entra in parlamento la Linke (Sinistra) con il 3.  In Baden-Wuerttemberg, stando agli exit poll, vincerebbero i Verdi dell’uscente Winfried Kretschmann, che raggiungerebbero il 32,5%. Segue la Cdu con 27,5%. L’Spd avrebbe riscosso il 13%. La destra anti-immigrati di Afd il 12,5%. A seguire i Liberali con l’8% e la Linke (sinistra), che non entra in parlamento, con il 3%. Nel Land dell’est Sassonia-Anhalt, sarebbero ampiamente in testa i cristiano-democratici con il 30,5%. Secondo partito l’Afd con il 21,5%. A seguire la Linke (Sinistra) con il 16,5%, l’SPD con il 12, i Verdi e Liberali con il 5%.

La sfida di Frauke Petry

“Angela Merkel e i governi che l’hanno preceduta sono responsabili di una politica migratoria catastrofica per la Germania e l’ Europa che, se portata avanti, si presta a seppellire l’ Europa democratica e liberale. È ora che si dimetta”, aveva detto alla vigilia del voto la leader del partito populista AfD, Frauke Petry, in un’intervista alla Stampa in cui ribadisce la “necessità per tutta l’Europa mettere fine al progetto dell’euro”. “Nel 2015 sono arrivate oltre un milione di persone con l’obiettivo di chiedere asilo qui. Tra loro non ci sono solo perseguitati politici e profughi di guerra, ma anche molti migranti che vogliono approfittare del diritto di asilo molto liberale della Germania”, afferma Petry, secondo cui “è necessario che alle frontiere tedesche vengano fatti controlli ed eventualmente respingimenti, per porre fine a questo massiccio abuso del nostro diritto d’asilo”. Sull’accusa di usare una retorica incendiaria, “il clima inasprito non è stato causato dalla Afd, ma dai partiti tradizionali nel corso di decenni. Noi siamo soltanto quelli che da tre anni richiamano l’attenzione sui rischi, si pongono alla testa di un dibattito pubblico, mostrano alternative”, dice Petry. “Vedere ora nella AfD la causa dei problemi piuttosto che un loro sintomo equivarrebbe a un’ulteriore radicalizzazione della società”.

 

 

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