«Su Gheddafi commesso un tragico errore. Napolitano non ha nulla da dire?»

11 Mar 2016 12:21 - di Franco Bianchini

Dopo le parole di Obama si riaccende lo scontro sull’assurdità dell’intervento che determinò il crollo di Gheddafi. «Appena eletto dissi, tra le polemiche di qualche stolto, che Obama sarebbe stato un pessimo presidente e che avrebbe garantito l’espansione del fondamentalismo islamico. A otto anni di distanza i fatti parlano chiaro. Avevo ragione. E mi dà ragione lo stesso Obama che considera un errore, tra i tanti commessi, la guerra in Libia del 2011 e scarica la colpa su Cameron e Sarkozy». Ad affermarlo è il senatore Maurizio Gasparri (FI). «Solo Berlusconi tentò di opporsi a quella guerra, di cui uno dei più accesi sostenitori fu Napolitano, che fece pressioni di ogni tipo perché l’Italia sposasse quella sciagurata scelta. Fummo messi di fronte al fatto compiuto, con i francesi che avevano iniziato a bombardare prima ancora che si stabilissero precise intese. Berlusconi aveva previsto il disastro che il vuoto di potere, una volta spodestato Gheddafi, avrebbe determinato in Libia».

Gasparri: «Chi aveva ragione? E Napolitano che dice?»

«Adesso – aggiunge Gasparri – l’incapace Obama fa una tardiva autocritica solo dopo che nei giorni scorsi il New York Times ha dedicato due pagine a Hillary Clinton, accusandola di essere stata colei che fece pressione su Obama affinché si scatenasse la guerra. Se Obama se ne va, la Clinton rischia di arrivare. C’è la staffetta degli incapaci alla Casa Bianca, che hanno scaricato le consegne delle loro scelte sull’Europa e l’Italia in particolare. Avevamo ragione noi. Aveva ragione il centrodestra. Aveva ragione Berlusconi. Obama, Clinton, Cameron, Sarkozy, Napolitano hanno determinato la macelleria libica con le conseguenze che ancora oggi stiamo subendo».

Brunetta: «I traditori vadano a leggere le dichiarazioni del 2011»

«Sulla Libia il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, riconosce l’errore madornale del 2011. Ha sbagliato a seguire l’interventismo di Francia e Gran Bretagna, il suo più grande errore politico è stato quello di seguire Sarkozy e Cameron nell’attaccare la Libia, un Paese che era guidato da una dittatura ma “sotto controllo”. Lo riconosce lo stesso Obama», dice a sua volta Renato Brunetta capogruppo Fi alla Camera. «La linea giusta era quella di Silvio Berlusconi. La sola “magra” consolazione – sottolinea – è avere la conferma che l’unico statista degli ultimi venti anni è stato e resta il presidente di Forza Italia. Che i sinistri e i traditori vadano a rileggere le sue dichiarazioni del 2011. Berlusconi diceva le stesse cose che oggi dice Obama, con 5 anni di anticipo e con una lungimiranza che avrebbe salvato tante vite umane. Ha qualcosa da dire in merito Giorgio Napolitano?».

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