Berlusconi insiste: «Noi restiamo su Bertolaso». Ore decisive per la Meloni

16 Mar 2016 9:29 - di Redazione

«Ho quasi la certezza che Guido Bertolaso vincerà al primo turno con la sua lista civica che sarà affiancata da quella di Forza Italia». All’inizio di una giornata che potrebbe risultare decisiva per la scelta di una candidatura unitaria del centrodestra a Roma, Silvio Berlusconi parlando a Mattino cinque non si sposta di un centimetro dalla posizione che da settimane ha assunto a difesa del candidato da lui prescelto per la corsa al Campidoglio. Una candidatura che ieri è stata bocciata dall’ufficio di presidenza di Fratelli d’Italia, che ha invece chiesto a Giorgia Meloni di scendere in campo personalmente, nonostante la gravidanza. La leader di FdI, in mattinata, dovrebbe sciogliere le riserve annunciando la propria candidatura, col sostegno della Lega, mentre incerta resta la posizione di Francesco Storace che oggi, in una intervista al Tempo, fa sapere di non essere, al momento, disponibile a rinunciare alla propria scesa in campo per sostenere la Meloni.

Berlusconi: «Salvini è mal consigliato»

Alla domanda se ci sarà un arretramento rispetto alla candidatura di Guido Bertolaso, Berlusconi ha replicato: «Assolutamente. Abbiamo messo mesi per convincere il dottor Bertolaso a mettere da parte i programmi che aveva, tra l’altro insieme a me, di costruzione di ospedali nei Paesi poveri e di dedicarsi alla sua città, che è la Capitale, che è in una situazione di degrado dopo anni di mal governo. Con tutti gli altri leader del centrodestra lo abbiamo convinto, lo abbiamo confermato con dichiarazioni pubbliche comuni, improvvisamente ci sono questi cambiamenti. Purtroppo devo prendere atto che c’è gente che cambia idea al cambiar della temperatura e dell’umidità». Quanto a Salvini, Berlusconi ha affermato: «Penso che si sia fatto mal consigliare dai suoi, e si sia fatto trascinare in una logica di scontro locale. I leghisti di Roma sono tutti ex fascisti quindi hanno vecchie liti tra loro che sfociano tutti i giorni. Credo invece che avere un buon sindaco sia quello che interessa i romani. Quindi avendo trovato un fuoriclasse come Bertolaso, mi sembra assurdo cambiare ipotesi. Se qualcuno ha cambiato idea saranno i romani a trarre le conclusioni». Berlusconi ha detto di non temere che la presenza di più candidati di centrodestra porti alla sconfitta: «Abbiamo una lunga campagna davanti. Bertolaso pian piano verrà conosciuto da tutti i romani per tutte le grandi cose che ha fatto. I romani, che come tutti gli italiani in questo momento sono disgustati dalla politica, non guarderanno alle loro simpatie politiche ma al proprio bene, e cioè avere qualcuno che possa togliere la loro città dal degrado». E Giorgia Meloni? Per Berlusconi la frase sulla maternità di Meloni “è stata strumentalizzata in maniera meschina. Tra l’altro la signora Meloni sa benissimo, Giorgia, che sì, affronterà una campagna faticosa, ma che non ha nessuna, nessuna possibilità di diventare sindaco di Roma. Quindi anche questa cosa che non possa fare il sindaco è un altra cosa del teatrino della politica”. Berlusconi, intanto, si mostra ottimista sulla compattezza del centrodestra, a Milano. E alla domanda sul possibile sostegno unanime a Stefano Parisi a Milano, nonostante le spaccature di Roma, il Cavaliere risponde così: «Centrodestra unito su Parisi? Penso di sì a meno di fatti imprevedibili».

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