Arrivano i pentiti del tatuaggio: in tanti dal chirurgo per farseli togliere

26 Mar 2016 15:42 - di Gabriele Alberti

E venne l’era dei “pentiti del tatuaggio”. E aumentano le richieste ai chirurghi plastici per cancellarli. I tatuaggi sono espressione di uno stato dell’animo, l’affermazione di qualcosa che sta a cuore e che dà sicurezza. Fissando un’immagine sulla pelle si esprime un sentimento,  gli si dà forza, magari per colmare delle lacune caratteriali e comportamentali. Per questo, quando intervengono dei cambiamenti nella propria vita, quando il nome marchiato a chiare lettere dell’amato/a non ha più ragione d’essere, si desidera cancellarli.  Secondo quanto segnalatato dall’Adnkronos Salute «a pentirsi è una larga fetta di chi si tatua: il 30-40%. E ne vediamo davvero di tutti i tipi», racconta il professor Maurizio Valeriani, medico e chirurgo plastico tra i più quotati a Roma. Sarebe la primavera il periodo dei pentiti del tatuaggio: «E’ il momento in cui i pazienti ci contattano di più per questo intervento: si cominciano a organizzare le vacanze e cresce l’attenzione al corpo, che con l’arrivo del caldo sarà più in vista», spiega Maurizio Valeriani. In testa alla lista dei tattoo che i “pentiti” vogliono eliminare «ci sono i nomi degli ex partner, per ovvie ragioni. Ma sono frequenti anche le richieste per cancellare disegni più esplicitamente sessuali e quelli che “indicano” le parti intime, come le orme che disegnano un percorso verso i genitali», racconta il chirurgo.

Sedute da 300 euro per togliere un tatuaggio

«Non mancano disegni in totale contrasto con la personalità del paziente che abbiamo di fronte: un disegno che esprime violenza su una ragazza dolce e da un look angelico, oppure – sottolinea Valeriani – un’immagine troppo delicata su un uomo molto virile. Contrasti che magari si producono per un cambiamento avvenuto nella persona o per una scelta fatta sin dall’inizio senza la necessaria riflessione». Comunque sia, farsi un tatuaggio enpoi farselo togliere è una diseconomia in entrambi i casi. Quelli fatti a regola d’arte si aggirano dai 300 euro in su e l’operazione che li elimina è complessa e costosa. «Sono necessarie più sedute – precisa Valeriani – e ciascuna costa dai 200 ai 300 euro». Il consiglio, dunque, è quello di pensarci bene prima di andare in uno studio di tattoo…

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