Sondaggio Ixé, un italiano su due non crede al bluff di Renzi sul “Jobs Act”

19 Feb 2016 13:00 - di Ginevra Sorrentino

Ancora una volta la verità espressa in termini percentuali dal sondaggio Ixé realizzato in esclusiva per Agorà (Raitre) mette la sordina agli squilli di tromba trionfalistici del premier. E così, tanto per limitarci a smentire uno degli ultimi annunci auto celebrativi basterà sottolineare quanto evidenziato da una delle voci prese in esame dall’indagine mediatica: quella relativa allo spinoso tema del lavoro.

Sondaggio Ixé: il 55% degli italiani boccia il “Jobs act”

E allora, commentando gli ultimi dati dell’Inps sull’occupazione (+800mila posti stabili nel 2015), Matteo Renzi ha detto che il Jobs act funziona. Eppure, a giudicare dai risultati del sondaggio Ixè per Agorà, moltissimi italiani non la penserebbero proprio come lui. Anzi… A decodificare la verità sociologica espressa in termini percentuali, e a tradurla in parole, l’indagine realizzata per Agorà sembra dire chiaramente che è almeno il 55% degli italiani interpellati ad essere convinto che la riforma del lavoro approvata dal governo Renzi avrà effetti positivi solo di breve durata. Niente di più che uno specchietto per allodole, insomma, il tanto propagandato Jobs act, che per più della metà degli intervistati non produrrà i tanto agognati effetti positivi a lungo termine. Il 39% del campione interpellato, invece, sostiene di schierarsi con il premier e a favore della riforma del lavoro voluta dal suo esecutivo, forse più per amore di bandiera che in ottemperanza ai risultati fin qui conseguiti, che la propaganda politica rilancia, ma che i sondaggi, sempre più spesso, smentiscono con matematica attendibilità. Più cauto, allora, il 6% degli intervistati che a riguardo ha scelto di non esprimersi trincerandosi dietro un prudente e laconico «non so».

Sondaggio Ixé, Mattarella e il Papa: i più amati (e degni di fiducia) dagli italiani

E sempre in tema di fiducia degli italiani, superata la voce riforma del lavoro, il sondaggio Ixé aggiorna i suoi dati settimanali al tema delle intenzioni di voto che, in termini percentuali registra un aumento del Pd – passato dal 33,3% al 33,9% – e un corrispettivo calo del Movimento 5 Stelle, che si assesta al 24,4% (registrando una flessione negativa pari allo -0,5%). Leggero calo della Lega Nord, dal 14% al 13,8%, mentre risulta in crescita Forza Italia (11,8% rispetto all’11,7% di una settimana fa). Sostanzialmente stabili gli altri partiti. Se si votasse oggi, rileva infine il sondaggio, l’affluenza sarebbe al 63,6%. Spostando l’asse dell’indagine dai partiti agli uomini che li rappresentano, infine, il sondaggio Ixé non lascia margine al dubbio: secondo l’Istituto di Roberto Weber, e in esclusiva per Agorà (Raitre), al comando tra i leader politici svetta sempre il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al 60%. E sebbene questa settimana sia cresciuta di un punto la fiducia in Matteo Renzi (32%), più in alto di tutti come al solito si staglia sempre Papa Francesco, con l’88% di fiducia, con buona pace di tutti i leader politici verso i quali comunque – a detta dell’indagine – gli italiani risulta prevalentemente ottimisti.

 

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