“La sinistra è diventata nichilista”. E se lo dice un filosofo marxista…

3 Feb 2016 11:41 - di Aldo Di Lello

“La sinistra subisce una deriva nichilista, in termini marxisti la definiremmo spontaneista”. E la piazza cattolica del Family Day? “Lì si è manifestato un denominatore comune, la nostra civiltà cristiana. E’ una grande eredità”. A parlare così non è un pensatore di destra, ma uno degli intellettuali più autorevoli e rinomati della sinistra. Parliamo di Giuseppe Vacca, uomo di solida formazione marxista, che ha passato la sua vita culturale e politica, prima nel Pci, e poi nel Pds, nei Ds ed ora nel Pd di Renzi e Cirinnà. Di bocconi amari, Vacca, ne avrà ingoiati parecchi negli ultimi decenni. Ma l’avvento di questa pallida sinistra in formato Lgtb che ha scelto gay, lesbiche e trans (ma anche potere finanziario e lobby varie) sociali di riferimento deve essere per lui un  fatto insopportabile.

Ed è così che Vacca si sfoga con il Corriere della Sera. “Come si fa a dire che avere un figlio è un diritto? Come si può pensare di declinare tutto nella chiave della libertà individuale?, come se ciò che accade prescindesse dal modo in cui si compongono la volontà e le coscienze dei gruppi umani?”. Già, come si fa? Il fatto – rileva amaramente il pensatore –  è che la sinistra” non è più capace di grandi visioni sul mondo, dalle guerre ai conflitti economici”. Questa sinistra “assolve mediamente i sui compiti nazionali, ma sui grandi scenari mostra un impoverimento culturale che genera analisi povere”. Solo una sinistra così malridotta poteva trovare motivi di identità nella “battaglia” per le unioni civili e la stepchild adoption. E’ una sinistra che non sa più distinguere i diritti dai capricci. E che sposa le cause più bizzarre in nome di un’idea distorta della libertà individuale. Già molti tempo fa, un grande filosofo cattolico  come Augusto Del Noce  individuò una simile deriva. Fu quando disse che il Pci (era la fine degli Anni Ottanta) si stava trasformando in un “partito radicale di massa“. Sono passati quasi trent’anni e la realtà, come spesso accade, ha superato ongi immaginazione.

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