La Russa: «L’inno nazionale sia inserito nella Costituzione»

5 Feb 2016 19:26 - di Ezio Miles

Ogni popolo si riconosce nel proprio inno nazionale. E ogni Stato nazionale sa valorizzarlo. Ciò purtroppo non è accaduto all’inno di Mameli. Da qui una delle cause (e nello stesso tempo uno dei sintomi) dell’insufficiente senso della coesione nazionale che affligge cronicamente l’Italia repubblicana. Presenta un forte senso identitario e civile la proposta lanciata da Ignazio La Russa per superare questo limite.  «L’idea – afferma La Russa – è quella di dare risalto all’identità nazionale e alle radici del nostro stare insieme. Per questo noi non da oggi insistiamo per valorizzare sempre gli elementi di italianità. Sull’inno in particolare io nel 2001 feci un disegno di legge costituzionale che passò alla Camera e rimase bloccato al Senato che introduceva l’inno nazionale perché la nostra è l’unica Costituzione al mondo che non fa cenno al proprio inno». La Russa spiega così il senso del convegno Italiano, inno, tricolore: mettiamo in Costituzione quello che ci unisce, che ha come obiettivo una proposta di riforma costituzionale che inserisca l’inno nazionale nella Costituzione italiana. «Genova può diventare la città dell’inno – ha aggiunto La Russa – visto che Goffredo Mameli, e il compositore della musica, Michele Novaro, sono liguri, quindi dalla città dell’inno nasce la rinnovata richiesta di dare risalto agli elementi fondamentale della nostra identità». «Si tratta di un’iniziativa per ritrovare le radici di un’italianità che rappresenta è il dna del centrodestra»  ha spiegato Franco Mugnai, presidente della Fondazione Alleanza Nazionale che ha organizzato il convegno.«Dobbiamo avere il senso di un comune destino perché solo così si è un popolo. L’alternativa è una società disgregata che spinge tanti italiani a cercare la propria salvezza e il proprio destino individualmente e al di fuori dei confini nazionali». Goffredo Mameli compose l’inno all’età di vent’anni. E due anni dopo sarebbe morto nella difesa della Repubblica Romana. Ma non sono molti gli italiani che conoscono la biografia di questo ragazzo straordinario.

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