Incidenti, multe e borseggi: il Vaticano somiglia sempre più a Roma…

6 Feb 2016 15:17 - di Robert Perdicchi

Borseggi, contravvenzioni, infortuni stradali, plichi sospetti, ma anche oscuramento di siti web con contenuti diffamatori dello Stato Città del Vaticano o della Santa Sede. Sono varie la tipologia e le cifre delle contravvenzioni e dei reati repressi dalla Gendarmeria vaticana nel corso del 2015, come emergono dalla relazione del promotore di giustizia Gian Piero Milano per l’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano. La Gendarmeria, ha riferito il promotore di giustizia, (omologo al Procuratore generale dell’ordinamento giudiziario italiano, ndr) “ha posto in essere le seguenti attività di prevenzione e repressione: otto arresti, 53 fermi, 53 diffide, 88 contravvenzioni, 128 accertamenti su infortuni, 58 accertamenti su denunce di furto, delle quali 19 sono state trasmesse all’Autorità Giudiziaria, tre tentativi di Truffa, 64 sinistri stradali, sei interventi del nucleo specializzato antisabotaggio su bagagli, plichi sospetti”.

In Vaticano abbondano i reati informatici

Circa il contrasto dei crimini informatici, il promotore di giustizia ha riferito che “nel corso dell’anno 2015 diverse iniziative sono state condotte con l’oscuramento di siti web contenenti aspetti diffamatori dello Stato e/o della Santa Sede, e la chiusura di account di posta elettronica per reati di truffa ovvero furto di identità virtuale“. Anche per la prevenzione di questi reati, osserva il giudice vaticano, emerge “il ruolo strategico della cooperazione sia a livello interno sia soprattutto in ambito internazionale, tra omologhe istituzioni operanti nei vari Stati; e proprio per agevolare questa attività di contrasto dell’illegalità – ha ricordato Milano – è previsto che la Gendarmeria, con il nulla osta della Segreteria di Stato, possa stipulare Protocolli di intesa con analoghe autorità di altri Stati, non solo a fini di repressione del riciclaggio e finanziamento del terrorismo, ma, su un piano più generale, ai fini della prevenzione delle attività criminose tout-court”.

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