Nelle primarie del New Hampshire risorge a sorpresa Jeb Bush

10 Feb 2016 9:53 - di Laura Ferrari

Come da previsioni i risultati delle primarie del New Hampshire vedono trionfare Donald Trump (tra i repubblicani) e Bernie Sanders (democratici). Ma la grande sorpresa di questa tornata per la Casa Bianca è la resurrezione politica di Jeb Bush, piazzatosi terzo tra i candidati repubblicani (al secondo posto si è piazzato il governatore dell’Ohio, John Kasich). «La campagna non è morta», esultano al quartier generale di Bush, dove nella notte del New Hampshire si respira un clima di rinascita. L’ex governatore della Florida, autore finora di una campagna elettorale incolore che lo ha relegato in fondo a tutti i sondaggi, si è reso protagonista di un clamoroso testa a testa per il terzo posto con l’ultarconservatore Ted Cruz. Un duello fino all’ultimo voto dietro all’altra rivelazione di queste primarie repubblicane: John Kasich, che finisce secondo alle spalle del tycoon newyorchese. E forse, per il nuovo candidato della dinastia Bush, più della vicinanza della madre Barbara che negli ultimi giorni non lo ha mollato un minuto, a costruire questa piccola-grande vittoria di Jeb è stato lo scivolone di Marco Rubio. Il giovane senatore di origini cubane ha pagato a caro prezzo – con un quinto posto – l’ultimo disastroso dibattito televisivo, che ha messo a nudo molte delle sue vulnerabilità. La sfida di Jeb ora, in vista delle primarie nel sud del Paese – è quella di ricompattare l’establishment del partito repubblicano attorno alla sua candidatura. Convincendolo a lasciare al suo destino proprio Marco Rubio, su cui molti avevano puntato nelle ultime settimane. E imponendosi come l’unico moderato che può vincere la nomination repubblicana impedendo che finisca nelle mani di due “estremisti” come Trump e Ted Cruz. Anche se dovrà fare i conti con un altro moderato venuto alla ribalta in New Hampshire: John Kasich.

TUTTI I RISULTATI DELLE PRIMARIE DEL NEW HAMPSHIRE

In campo democratico continua la cavalcata sorprendente del 74enne Bernie Sanders (amatissimo, nonostante l’età, tra gli elettori più giovani) che nelle primarie del New Hampshire ha battuto Hillary Clinton con oltre 20 punti di vantaggio. Mentre l’ex sindaco di New York, Michael Bloomberg ha confermato che sta pensando all’idea di presentarsi come candidato indipendente per la presidenza degli Stati Uniti. Una candidatura che scombussolerebbe i piani di democratici e repubblicani. A riprova che la corsa per la Casa Bianca è più aperta che mai.

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