Museo di Predappio, 50 storici zittiscono la sinistra: «Idea giusta»

18 Feb 2016 16:53 - di Eleonora Guerra
museo fascismo predappio

Cinquanta storici di 28 università e centri di ricerca sia italiani sia stranieri hanno firmato una lettera aperta a sostegno del museo di Predappio, proposto dal sindaco della cittadina Giorgio Frassinetti. «Come storici riteniamo che la costruzione di un museo sul periodo fascista della storia italiana sia da valutare in modo positivo», si legge nel testo.

Gli storici rispondono all’isteria della sinistra

La proposta di istituire il museo, o più propriamente un centro di documentazione sulla storia del fascismo e dei totalitarismi, nei locali della ex Casa del Fascio ha suscitato la reazione isterica di parte della sinistra. Una protesta fuori dal tempo, cui gli storici hanno risposto spiegando che «chi sostiene che un museo non possa che essere di tipo celebrativo e paventa una possibile deriva nostalgica che questo potrebbe favorire non conosce i numerosissimi esempi di musei che in Europa e nel mondo intero sono stati capaci di affrontare momenti drammatici e tragici della storia, anche più recenti di quanto sia stato il fascismo, mantenendo il primato della conoscenza, della contestualizzazione storica, del rispetto dei fatti e dei documenti e favorendo interpretazioni critiche capaci di coinvolgere in modo positivo e problematico i visitatori».

Un sostengo internazionale al museo di Predappio

Gli storici, di cui fanno parte professori di diversi atenei nazionali, ma anche dell’americana Cornell University, della britannica University of Warwick e delle francesi Centre d’Histoire del Sciences Po Paris e dell’Université Paris 8, offrono quindi «incoraggiamento» al progetto e auspicano che il sindaco della città possa «trovare le risorse necessarie e riuscire poi a coinvolgere in modo efficace le tante competenze che sono necessarie perché un progetto del genere possa diventare non solo un momento di dibattito aperto sulle forme migliori per raccontare e conoscere il passato, ma anche un modello innovativo sul terreno della rappresentazione della storia e della sua comprensione più articolata e matura».

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