L’ex presidente Lula viene preso a “padellate” dai brasiliani (VIDEO)

24 Feb 2016 15:37 - di Redazione

 

Proteste a suon di pentole, coperchi e padelle in almeno 14 capitali brasiliane, la notte scorsa, contro l’ex presidente della Repubblica, Luiz Inacio Lula da Silva: i cosiddetti “panelacos” – che finora avevano sempre colpito l’attuale presidente, Dilma Rousseff, ogni volta che parlava in tv – stavolta hanno preso di mira anche l’ex capo di Stato, apparso durante uno spot televisivo del suo Partito dei lavoratori (Pt, di sinistra), al governo da 14 anni. Negli ultimi mesi, Lula è divenuto oggetto di vari filoni di indagini in inchieste anti-corruzione condotte dalla polizia. La protesta con pentole e coperchi è diffusa in America Latina ed è una tipica protesta che nei Paesi di lingua spagnola viene chiamato “cacerolazo” (concerto di pentole e coperchi). Sono stati famose le proteste in Argentina per la crisi del pesos alla fine del 2001 e nel 2002 e in Venezuela, in diverse occasioni, contro il governo Chavez.

Da Lula a Rousseff, sinistra brasiliana travolta dagli scandali

Le contestazioni nei confronti del governo di sinistra brasiliano non sono mancate neanche nelle sedi istituzionali. In occasione della cerimonia solenne di apertura dell’anno legislativo, una pioggia di fischi ha sommerso l’intervento della presidente del Brasile, Dilma Rousseff. Durante il suo discorso al Congresso il capo di Stato è stata oggetto di vivaci proteste dei parlamentari quando ha difeso il ricorso a nuove tasse per superare la crisi economica in corso nel Paese sudamericano. La protesta dei brasiliani è amplificata oltre che dalla grave crisi economica, dagli scandali che hanno colpito il Pt. Lunedì scorso la giustizia brasiliana ha emesso un mandato di arresto nei confronti di Joao Santana, pubblicitario delle campagne elettorali della presidente della Repubblica, Dilma Rousseff (2010 e 2014), e, prima di lei, dell’ex capo di Stato, Luiz Inacio Lula da Silva (2006). Il nome di Santana – che attualmente si trova all’estero per lavoro – è entrato nella 23/ma fase dell’operazione “Lava Jato”, avviata a marzo 2014 e riguardante un vasto schema di tangenti
all’interno del colosso statale del petrolio Petrobras.

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