Adozioni, il governo ci prova: favorire i gay con la scusa degli orfanelli

27 Feb 2016 15:20 - di Guglielmo Federici

Intorno al ddl Cirinnà si sono mobilitati schieramenti animati da sentimenti opposti dentro e fuori il Parlamento in queste settimane. Da un lato, il “popolo arcobaleno” a sostegno del ddl Cirinnà in tutti i suoi articolati. Dall’altro i moderati, i cattolici, il fronte del “Family day”, contrario senza se e senza ma alla “stepchild adoption” e all’utero in affitto, poi  stralciati dal testo. Anche fuori dal Parlamento gli orientamenti degli elettori vanno in questa precisa direzione, come emerge dal sondaggio di Demos, pubblicato  da Repubblica. Il rilevamento mostra come le Unioni civili fra coppie omosessuali siano approvate da oltre due elettori su tre. Al contrario della “stepchild adoption”, accettata appena da un elettore su 3. Il 60% delle persone è fermamente contraria a riconoscere la possibilità di adottare per i gay. Eppure il popolo Lgbt, le lobby gay e tutto il popola arcobaleno sono tornati alla carica. Con la sponda del governo e di alcuni parlamentari che non tengono conto della sensibilità della stragrande maggioranza degli italiani, c’è ora la volontà di iniziare il “secondo round”,  mettere mano a un ddl specifico sulle adozioni, che di fatto aprirebbe il varco tanto agognato: dare la possibilità alle coppie omosessuali e ai single di adottare. Il gioco “sporco” sta nel chiamare in causa i  bambini che vivono negli orfanotrofi, come se solo ora si accorgessero della pesante situazione di tanti minori. Questi Soloni solo ora si accorgono che adottare in Italia è un percorso accidentato per tante famiglie. Da decenni si moltiplicano gli appelli ai legislatori per rivedere la legge sulle adozioni e che se ne riparli solo ora che in ballo ci sono le coppie gay è molto, molto sospetto.

Boschi: adozioni per gay e single

Un nuovo ddl sulle adozioni? «Me lo auguro», ha dichiarato infatti il ministro Boschi. «Significa parlare di tanti bambini che crescono negli orfanotrofi senza il calore e l’affetto di una famiglia. Io credo che in futuro ci si debba impegnare ancora di più. Poi si può discutere delle adozioni per gay, coppie di fatto e single, ma bisogna partire sempre dai più deboli: i bambini». Non perde tempo neanche il senatore Pd, Luigi Manconi, che ha pronto un ddl sulle “adozioni coparentali”.  «Ho depositato un autonomo disegno di legge, composto da un solo articolo, che spero possa essere calendarizzato subito, in modo tale che le nuove norme sulle unioni civili possano essere integrate dalla possibilità per chiunque di adottare i figli del proprio o della propria partner senza discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale».

Meloni: “Accanimetno surreale”. Gasparri: “Desolante insistenza”

Risponde a questo nuovo valzer sulle adozioni che sta iniziando la leader di FdI, Giorgia Meloni: «Siamo totalmente disponibili a elaborare e sostenere una legge che consenta alle famiglie di adottare un bambino senza dover attendere anni e anni inutilmente. Ma siamo assolutamente contrari alle adozioni da parte di gay e single: i bambini non sono un capriccio. Il tentativo del governo di negare a tutti i costi il diritto di avere un padre e una madre è surreale», dice  commentando così le parole del ministro Boschi e le dichiarazioni di esponenti della maggioranza. «È desolante l’insistenza con cui il Pd vuole introdurre le adozioni da parte delle coppie gay», sostiene Maurizio Gasparri. «All’indomani dell’approvazione con metodi incostituzionali di un testo pessimo, ogni rilevamento di opinione degli italiani dimostra quanto sia prevalente la contrarietà alle adozioni da parte degli omosessuali. I vari Schifani, Buttiglione, Cesa, che si auto assolvono dicendo di avere, con il loro voto di fiducia, avallato un buon testo, sanno di mentire».

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