Due detenuti romeni scappano da Rebibbia. Gli avvocati: consegnatevi

15 Feb 2016 10:51 - di Redazione

Una fuga degna di un film. Due detenuti romeni sono evasi domenica pomeriggio  dal carcere di Rebibbia a Roma. Si tratta di Catalin Ciobanu, 33 anni, condannato in via non definitiva per omicidio, e Mihai Florin Diaconescu, 28 anni, condannato per rapine in villa.

La fuga dei detenuti romeni

I due  hanno segato le sbarre del magazzino dove lavoravano e si sono calati con le lenzuola annodate. Quindi  hanno scavalcato recinzione e muro di cinta e sono fuggiti a piedi sulla Tiburtina. Scarsa sorveglianza? Per il sindacato Sappe, quando sono scappati c’erano solo due agenti di guardia per 150 detenuti e i sistemi di allarme non funzionavano. Ora è caccia
all’uomo per i fuggiaschi.

I legali: consegnatevi

«Consegnatevi all’autorità giudiziaria e ponete fine alla vostra fuga», è l’appello lanciato dai difensori dei due romeni evasi da Rebibbia. «Spero che Diaconescu si metta presto a disposizione delle autorità e delle forze dell’ordine – dice l’avvocato Cristiano Brunelli – negli ultimi giorni era molto agitato per un residuo di pena che era arrivato, di ulteriori 2 anni e mezzo, ma non immaginavo una decisione simile». Anche l’avvocato di i Ciobanu, in carcere con l’accusa di omicidio, invita il suo cliente «a costituirsi per dimostrare la propria innocenza, non è certo questo il modo per farlo. Si deve costituire urgentemente visto che abbiamo ancora la possibilità di dimostrare la sua innocenza nel processo». L’uomo è coinvolto nella morte di un commerciante egiziano, vittima di estorsioni, prelevato da casa e deceduto per infarto nel 2013.

Sos carceri

La doppia evasione da Rebibbia  riporta in primo piano la situazione nelle carceri, dove se in questi anni è gradualmente diminuito il numero di detenuti, che in passato ha creato un allarme sovraffollamento, continuano a verificarsi aggressioni e reati, con cifre in aumento. Lo testimoniano i dati diffusi solo pochi giorni fa da uno dei sindacati degli agenti, la Uilpa Penitenziari, sulla base delle statistiche ufficiali 2013-2014-2015 fornite dal Dap, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Nel 2015 – si legge nelle tabelle – i reati commessi da detenuti sono raddoppiati rispetto al 2013, passando da 983 casi a 1.812, con un balzo anche rispetto al 2014.

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